Energia17 Aprile 2024 11:38

Idrogeno, Pichetto: decreto incentivi quasi pronto. Besseghini: Da Pmi leadership significativa

“Nel Pnrr abbiamo investito 3,6 miliardi di euro sull’idrogeno, che vanno in parallelo con migliaia di interventi in vari ambiti. Direi di no ora all’ipotesi di allungare la scadenza del Pnrr, perché ogni volta che si ampliano i tempi poi ci si rilassa. I tempi ci sono e dobbiamo imparare come Paese a viaggiare in modo più veloce. Quanto al Tavolo per la definizione della strategia nazionale su idrogeno, deve dare il percorso della strategia sullo sviluppo nazionale e qui penso che avremo risultati entro l’estate. Infine, è quasi pronto lo schema di decreto sugli incentivi economici per la produzione dell’idrogeno a basso costo. Sarei soddisfatto se l’Unione europea lo approvasse entro la fine dell’anno”. Lo ha detto Gilberto Pichetto Fratin, ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica, nel suo intervento su “Tre anni di Pnrr: un bilancio sulla Missione 2 e lo stato dell’arte della ‘Riforma: misure volte a promuovere la competitività dell’idrogeno’” al “Green & Hydrogen Forum 2024” organizzato dal Sole 24 Ore. Il ministro ha quindi aggiunto: “Stiamo andando avanti con accordi internazionali, implementando la rete perché non ci troviamo ad essere solo consumatori e produttori e abbiamo anche un ruolo ponte verso l'Europa Continentale dal Nord Africa". "Stiamo attrezzando le nostre infrastrutture perché siano nelle condizioni di farlo", ha spiegato ricordando che "c'è un investimento anche da parte del Repower Eu".

“Ora siamo nel vivo del dibattito sulla regolazione del settore dell’idrogeno dopo che i tedeschi hanno tolto il piede dalla frizione e hanno invece dato una grande accelerazione”, ha aggiunto Stefano Besseghini, presidente di Arera (Autorità di regolazione per energia reti e ambiente), nel suo intervento su “Il legame idrogeno tra evoluzione del sistema energetico e sviluppo industriale” al “Green & Hydrogen Forum 2024” organizzato dal Sole 24 Ore. “Questo tira il contesto di riferimento e ora ragioniamo sui meccanismi affinché la tecnologia trovi lo spazio adatto. Non c’è ancora un’impostazione definitiva, i principi sono quelli del gas di riferimento. Si discute sul bilanciamento tra sviluppi locali e dobbiamo chiarire le idee su come impostare la crescita e la presenza dei soggetti operatori. Quanto alla situazione italiana sull’idrogeno, è un settore sfidante, c’è una grande varietà di temi su cui lavorare con molte opportunità, anche per settori più tradizionali. Ci sono mondi in cui le Pmi e la nostra capacità tecnologica possono sviluppare una leadership significativa”, ha concluso Besseghini.