Energia24 Febbraio 2022 08:41

I numeri 2021 di Saipem: riduzione costi a target su attività ad alta marginalità nel piano di ripresa

Saipem ha chiuso il 2021 con ricavi gestionali consolidati adjusted pari a 6.875 milioni di euro, in calo del 6,4% rispetto al 2020, un margine operativo lordo che ha segnato un rosso di 1,19 miliardi di euro e un risultato operativo negativo per 1,71 miliardi di euro, a fronte di un precedente utile di 23 milioni. È quanto ha comunicato Saipem dopo che il cda ha approvato i dati gestionali consolidati adjusted di preconsuntivo 2021 e le linee guida della revisione del Piano Strategico 2022-2025 che verrà esaminato il prossimo 15 marzo.

I numeri vedono un Ebitda negativo per 1.192 milioni di euro, "impattato dalle difficoltà incontrate su specifiche commesse nell’offshore wind ed E&C onshore ed emerse nella backlog review (EBITDA gestionale consolidato adjusted nel quarto trimestre negativo di 901 milioni di euro; positivo per circa 120 milioni di euro al netto di tali specifiche commesse)". Bene invece la performance nel quarto trimestre delle attività EC offshore - "escludendo l’eolico -, con forte accelerazione di acquisizione di nuovi contratti, pari a circa 1,4 miliardi di euro, rispetto a 0,2 miliardi di euro nel terzo trimestre". Mentre "è confermata la ripresa del drilling nel quarto trimestre rispetto al terzo".

LA REVIEW DI SAIPEM

Saipem conferma che proseguono "costruttivamente le interlocuzioni con gli azionisti che esercitano il controllo congiunto – ENI SpA e CDP Industria SpA – e con le banche riguardo alla manovra finanziaria". A gennaio 2022 Saipem ha avviato una review che è arrivata a coprire complessivamente 22 progetti, rappresentanti circa l’80% del valore del backlog consolidato complessivo esistente al 30 settembre 2021, circa l’88% del backlog consolidato dei segmenti EC alla stessa data. Tale review - ha spiegato l'azienda- è stata completata e non ha evidenziato ulteriori impatti rispetto a quanto comunicato il 31 gennaio 2022".

QUARTO TRIMESTRE IN MIGLIORAMENTO NEI BUSINESS DRILLING OFFSHORE ED ONSHORE

L’andamento operativo del quarto trimestre "mostra segnali di miglioramento rispetto al terzo trimestre nei business drilling offshore ed onshore, oltre ad una buona performance dell’attività E&C offshore, escludendo l’eolico offshore. Nei segmenti drilling, oltre a risultati in miglioramento nel trimestre, si osservano dinamiche positive di mercato con un incremento della domanda e prospettive di pieno utilizzo della flotta operativa – ha sottolineato Saipem -. Le acquisizioni di nuovi contratti nel 2021 sono state pari a circa 7,2 miliardi di euro (book-to-bill maggiore di 1), con una forte accelerazione nel quarto trimestre (2,3 miliardi di euro, oltre 5 volte rispetto al terzo trimestre), a conferma della ripresa della domanda nel segmento oil and gas EC offshore e della centralità di Saipem per i principali clienti in questo segmento".

LE LINEE GUIDA DELLA REVISIONE DEL PIANO STRATEGICO 2022-2025 INIZIATA A SEGUITO DELLA BACKLOG REVIEW

Il Consiglio di Amministrazione ha inoltre approvato le linee guida della revisione del Piano Strategico 2022-2025 iniziata a seguito della backlog review: "Il Piano si basa, nel suo complesso, sulle dinamiche dei mercati di riferimento di Saipem presentate ad ottobre 2021 e, nello specifico, su trend in crescita nel business E&C offshore e drilling offshore", e sulle seguenti linee guida: la riduzione dei costi di struttura, con un incremento del target per il 2022 a oltre 150 milioni di euro; l'ncremento del focus su acquisizione di attività offshore, sia EC che drilling, caratterizzate da una più alta marginalità grazie alla consolidata posizione competitiva di Saipem; una maggiore selettività nelle acquisizioni del business EC onshore, privilegiando commesse a maggior contenuto tecnologico nei segmenti LNG e nella gas valorization, nella quale Saipem può far leva su tecnologie proprietarie.

Il piano prevede poi un riposizionamento su attività a basso rischio nell’offshore wind per il 2022-23, e adozione di una rinnovata strategia commerciale ed esecutiva per catturare nella seconda parte del Piano il potenziale di crescita del mercato; e ribadito il focus industriale di Saipem sulla transizione energetica e sull’economia circolare, anche attraverso lo sviluppo di soluzioni modulari e industrializzate, in particolare sulla filiera della CCUS, sulle tecnologie di riciclo della plastica e della robotica subsea. Infine si prevede una gestione attiva del portafoglio di asset, al fine di supportare la generazione di cassa lungo l’arco di Piano 2022-25.

“Le linee guida alla base della revisione del Piano 2022-25 si fondano sul perseguimento di un profilo rischio rendimento più bilanciato e su un percorso di deleveraging – ha spiegato Saipem -. Viene confermata la nuova organizzazione per linee di business che supera quella divisionale con l’obiettivo di una maggiore efficienza, di un controllo del rischio centralizzato e di uno sviluppo di modelli esecutivi innovativi e flessibili, in linea con le esigenze della transizione energetica. La revisione del Piano Strategico 2022-25 pone le basi per la manovra di rafforzamento della struttura finanziaria e patrimoniale di Saipem, per la quale proseguono costruttivamente le interlocuzioni con gli azionisti che esercitano il controllo congiunto - ENI SpA e CDP Industria SpA - e con le banche.

Nel mese di gennaio 2022, il management ha inoltre "avviato la backlog review su progetti di ingegneria e costruzioni, in conseguenza di segnali di criticità emersi successivamente al 28 ottobre 2021, tra novembre e dicembre 2021, i quali evidenziavano un aumento dei rischi su alcune specifiche commesse offshore wind e EC onshore".

Saipem ha ricordato che la backlog review "è stata completata in data utile per l’approvazione dei dati gestionali consolidati adjusted di preconsuntivo 2021 e non ha evidenziato ulteriori impatti rispetto a quanto comunicato il 31 gennaio 2022. In particolare, l’analisi ha coperto circa l’80% del valore del backlog consolidato complessivo esistente al 30 settembre 2021, circa l’88% del backlog consolidato dei segmenti E&C alla stessa data, rappresentato da 22 progetti".