Energia4 Maggio 2023 11:08

Gruppo Hera: nel 2022 oltre 2,3 miliardi di euro per i territori

Il bilancio di sostenibilità 2022 della multiutility rinnova l’impegno per una transizione giusta. Perseguire la neutralità di carbonio, rigenerare le risorse, abilitare le resilienze e innovare si riconfermano le principali leve del valore condiviso.

Rendicontare con chiarezza e trasparenza i risultati raggiunti, condividere con gli stakeholder gli obiettivi sfidanti su cui poggiano le scelte aziendali e soprattutto impegnarsi per mettere al centro persone, bisogni e valorizzazione dei territori: è a partire da questi principi che il Gruppo Hera ha costruito, anche quest’anno, il proprio bilancio di sostenibilità 2022. Il documento comprende anche un resoconto – in continuità con il 2021 – di tutte le attività coerenti alla tassonomia dell’Unione Europea delle attività ecosostenibili, con riferimento in particolare agli obiettivi di mitigazione e adattamento al cambiamento climatico.

In piena sintonia con Bruxelles e le principali politiche internazionali, la multiutility prosegue così il suo percorso verso un cambiamento, in grado di saldare azione per il clima e inclusione sociale, nella convinzione che nessun passo in avanti potrà essere duraturo se non sarà, fino in fondo, condiviso da tutti.

Creare valore assieme alle comunità: oltre 2,3 miliardi di euro distribuiti sui territori serviti

La crescita sostenibile del Gruppo Hera è frutto di un modello aziendale che continua a valorizzare le persone e accompagnare le comunità servite verso un futuro più giusto dal punto di vista ambientale, economico e sociale. Rispetto al 2021, il valore economico totale per gli stakeholder sale a più di 3 miliardi di euro: tra questi lavoratori (601,1 milioni), azionisti (236,3 milioni), pubblica amministrazione (151,8 milioni) e fornitori (circa 1,4 miliardi). Oltre 2,3 miliardi di euro dell’importo, pari al 76%, sono distribuiti nei territori serviti, a cui la multiutility garantisce continuità ed efficienza dei servizi, con significativi investimenti per innovare il patrimonio infrastrutturale, decisivo per affrontare le sfide climatiche dei prossimi anni.

In crescita anche il MOL a valore condiviso: 670,6 milioni (+17%)

Tra i risultati più significativi, il margine operativo lordo a valore condiviso - riferito, cioè, alle attività di business che generano benefici ambientali e sociali nei tre ambiti della neutralità di carbonio, economia circolare, resilienza e innovazione - sale a 670,6 milioni di euro (+17% rispetto al 2021) pari al 52% del MOL totale, con un miglioramento di tutti i parametri obiettivo. In altre parole, significa rendere sempre più sostenibile quanto fatto e continuare a crescere, evolvendo i business nella direzione giusta. Nonostante le difficoltà derivanti da un contesto internazionale complesso e da uno scenario energetico inedito, la crescita del MOL a valore condiviso, si conferma così in linea con la traiettoria delineata nel Piano industriale che lo proietta al 62% nel 2026 e con l’obiettivo di arrivare al 70% nel 2030.

Risultati importanti per il Gruppo Hera, a cui è stata assegnata - per il terzo anno consecutivo - anche la Gold Class di S&P Global, il più alto riconoscimento per le società quotate del Dow Jones Sustainability Index, in cui la multiutility si è confermata anche lo scorso anno leader di settore nelle dimensioni Esg (environmental, social e governance).

Perseguire la neutralità di carbonio

Transizione e promozione dell’efficienza energetica continuano ad essere al centro delle strategie del Gruppo Hera. È in questa direzione che si procede a passo spedito nell’impegno verso fonti di energia sempre più sostenibili. Ne è un esempio, la produzione di biometano dalla frazione organica dei rifiuti, con gli impianti di Sant’Agata Bolognese e Spilamberto (in partnership con la società Inalca del Gruppo Cremonini): il Gruppo Hera entro il 2030 intende quasi quadruplicarla, toccando quota 30 milioni di metri cubi all’anno. Inoltre, con un anno di anticipo rispetto al previsto, la multiutility ha raggiunto il 100% di energia elettrica rinnovabile per alimentare i consumi interni. Importanti anche le iniziative per lo sviluppo dell’idrogeno come vettore energetico e per la produzione di energia da fotovoltaico. Al 2026, l’obiettivo del Gruppo è di avere una potenza fotovoltaica installata pari a oltre 90 MW, che sommata agli impianti installati presso i clienti e alle comunità energetiche che Hera sta contribuendo a sviluppare, arriveranno a quota 150 MW.

In riferimento alle emissioni complessive di gas serra, la multiutility ha già raggiunto una riduzione dell’11,7%, rispetto al 2019, con l’obiettivo di arrivare a -37% al 2030, target validato dal prestigioso network internazionale Science Based Targets Initiative.

Del resto, anche la certificazione ISO 50001 sulla gestione dell’energia per 11 società del Gruppo, in cui avviene il 96% dei consumi energetici della multiutility, dimostra la forte attenzione all’efficienza energetica in tutte le attività portate avanti e al servizio di condomini, aziende e pubblica amministrazione.

Rigenerare le risorse e chiudere il cerchio

Altro fondamentale driver che guida obiettivi e azioni del Gruppo Hera è quello che riguarda l’ambiente. La multiutility opera da sempre per rigenerare le risorse naturali, promuoverne un utilizzo più sostenibile e chiudere il cerchio dell’economia circolare. Raccolte territoriali, domiciliari e stazioni ecologiche rappresentano i perni del suo sistema di gestione dei rifiuti urbani, sempre più orientato al recupero di materia: nei territori serviti, nel 2022, è stato già raggiunto il 57% di riciclo dei rifiuti, superando l’obiettivo UE al 2025.

La plastica riciclata da Aliplast è stata di oltre 79 mila tonnellate, superiore del 33% rispetto al 2017, anno in cui la multiutility ha sottoscritto il suo impegno per la riduzione dell’inquinamento da rifiuti plastici, nell’ambito dell’iniziativa della Fondazione Ellen Mac Arthur. L’obiettivo è di incrementare ulteriormente questi volumi fino a raggiungere circa 150 mila tonnellate al 2030.

Segue lo stesso approccio la gestione integrata e sostenibile della risorsa idrica. Secondo operatore nazionale nel ciclo idrico integrato, dal prelievo alla potabilizzazione e distribuzione, dai sistemi fognari fino alla depurazione, il Gruppo Hera si prende cura dell’acqua con una gestione circolare. Oltre a garantire un’acqua del rubinetto di qualità e costantemente controllata, avvalendosi di una base impiantistica d’eccellenza, ne promuove anche il riuso. Ne sono esempio gli importanti protocolli siglati con la Regione Emilia-Romagna e i consorzi di bonifica e il progetto sperimentale presso l’impianto di Cesena per il riutilizzo delle acque depurate in agricoltura.

Attenzione e tutela dell’acqua partono, tuttavia, dal buon esempio: nel 2022, la multiutility ha registrato, infatti, una riduzione del 20,5% dei propri consumi interni (circa 315,1 milioni di metri cubi risparmiati dal 2017), con l’obiettivo di arrivare a -25% al 2030.

Abilitare la resilienza e innovare
Garantire continuità dei servizi e disponibilità delle risorse significa dotarsi prima di tutto di impianti intelligenti e reti sensibili. Lo sa bene il Gruppo Hera che ha fatto della digitalizzazione e dell’innovazione delle attività, i suoi assi strategici: solo lo scorso anno, infatti, la multiutility ha investito 102,8 milioni di euro in innovazione.

In un contesto critico per la disponibilità di acqua, il servizio idrico ha dimostrato resilienza assicurando la continuità del servizio (senza razionamenti di acqua potabile) in tutti i territori, con interventi mirati alla mitigazione del rischio siccità ed anche più strutturali come la realizzazione di nuovi pozzi e serbatoi, interconnessioni acquedottistiche, il potenziamento dei punti di prelievo tra cui l’adeguamento delle pompe di prelievo dal fiume Po a Ferrara: per interventi di questo tipo sono previsti investimenti per 30 milioni di euro al 2026 nel Triveneto e in Emilia-Romagna. Resilienza delle comunità vuol dire, inoltre, lavorare anche per la promozione dell’inclusione sociale e la creazione di valore condiviso nelle comunità servite: gli acquisti da fornitori locali, nell’anno appena trascorso, sono stati pari a 881 milioni di euro (il 65% del totale). In particolare, il valore relativo alle cooperative sociali è stato di oltre 82 milioni di euro (+14% rispetto al 2021) e ha consentito l’inserimento lavorativo di 899 persone svantaggiate e un conseguente beneficio per la Pubblica amministrazione che può essere stimato in oltre 3,8 milioni di euro. Centrale il sostegno alle famiglie: nel 2022, sono state rateizzate circa 272 mila bollette (+36% rispetto al 2021), per un valore di 354 milioni di euro. Il notevole aumento, sia del numero che del valore, conferma l'impegno del Gruppo in termini di concessione di rateizzazioni, che negli anni è stato e continua ad essere sempre a livelli significativi. Inoltre, sono 135 i Comuni con i quali è stato sottoscritto un Protocollo di intesa per evitare la sospensione delle forniture alle famiglie in difficoltà economica seguiti dai Servizi Sociali (26 protocolli in più firmati nel 2022 a Modena, Ferrara e Bologna.)