News5 Ottobre 2022 12:21

Governo, Meloni stretta da veto Quirinale su Salvini. E ora rischia di scontentare lo stesso Mattarella e Terzi Sant’Agata, ecco perché

Governo Meloni in stallo a causa del lodo Salvini. Da quanto si apprende da fonti interne sembrerebbe che il Colle abbia infatti posto il veto sulla nomina del leader della Lega al Viminale al quale il Carroccio non vuole rinunciare.

Due le motivazioni: il contenzioso aperto a causa del processo parzialmente in corso quando era ministro; il fatto che il ministro degli Interni venga costantemente informato dai servizi segreti interni ed esteri, l'Aisi e l'Aise, cosa che in tempo di guerra e di messa al bando di Putin da parte dell'Occidente sembrerebbe preoccupare Mattarella. Ma in ogni caso i Dipartimenti fanno capo al Presidente del Consiglio, non al ministro degli Interni.

L'escamotage? il non poter nominare la stessa persona allo stesso dicastero dei governi ai quali la Meloni era all'opposizione.

Cosa questa - dal punto di vista tecnico - che potrebbe tradursi in un vero e proprio grattacapo per la leader di Fratelli d'Italia. Dato che sarebbe costretta a fare fuori personaggi come Terzi Sant'Agata agli Esteri.

Fratelli d'Italia è nata infatti dalle ceneri del Governo Monti quando alcune correnti riconducibili a Guido Crosetto e Ignazio la Russa, espressero criticità fino a dicembre 2012, quando fu annunciato il nuovo partito di destra con la scissione dal Popolo della Libertà.

Dal punto di vista politico invece, la scelta si tradurrebbe nel fatto che il primo presidente del Consiglio donna potrebbe dunque iniziare con un'ipoteca del Quirinale sul suo governo neonato.

Inoltre al posto di Salvini, i più informati vociferano che potrebbe andare Matteo Piantedosi, già capo di gabinetto di Salvini stesso quando era alla guida del Viminale e non in buoni rapporti con l'attuale ministro uscente Lamorgese, che sarebbe stata indicata nel governo Draghi proprio dal presidente della Repubblica.

Il risultato? Salvini al Mipaaf o al Mise con un occhio costante al Viminale. Due al prezzo di uno. Non esattamente il risultato sperato dal Quirinale.