"I rialzi da record di elettricità e gas si stanno velocemente tramutando in un grosso problema per la tenuta del nostro tessuto economico. Gli ultimi dati ISTAT denunciano un balzo di +9,7% a gennaio 2022 dei prezzi alla produzione per le imprese che si traduce in un +32,9% rispetto all'anno scorso. Servono soluzioni rapide ed efficaci e l'Italia ha finalmente imboccato la strada giusta per affrontare la crisi energetica e risolvere strutturalmente il problema. Le parole del presidente Mario Draghi sull'importanza della ricerca nucleare dimostrano che la stagione dell'ambientalismo ideologico si è chiusa anche da noi. La drammatica crisi in Ucraina ha reso indifferibile una decisione. Il governo ha finalmente una politica energetica credibile ed è al lavoro per consentire all'Italia di liberarsi in soli due anni dall'eccessiva dipendenza da un solo Paese aumentando e diversificando le fonti. Aumenteremo la produzione di gas nazionale, faremo un uso più efficace dei gasdotti esistenti e continueremo a semplificare il percorso autorizzativo per gli impianti per le rinnovabili per liberare investimenti e accelerare il processo verso la decarbonizzazione avviato a livello europeo". Così Vannia Gava, sottosegretario alla Transizione ecologica in una nota.