Politica2 Maggio 2023 11:31

Gas, interrogazione Costa (M5S): su policy climatica Sace

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-00917

presentato da

COSTA Sergio

testo di

Venerdì 28 aprile 2023, seduta n. 94

SERGIO COSTA, PAVANELLI, CAPPELLETTI, ILARIA FONTANA, L'ABBATE, MORFINO e SANTILLO. — Al Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale, al Ministro dell'economia e delle finanze, al Ministro dell'ambiente e della sicurezza energetica. — Per sapere – premesso che:

in riferimento alla risposta del Ministro dell'ambiente all'interrogazione a risposta scritta 4-00744 ad avviso degli interroganti, si rilevano importanti criticità e incongruenze rispetto al quesito posto;

in merito alla domanda nazionale di gas, gli scenari Snam-Terna del 2022 e Rse del 2021 prevedono una decrescita della stessa dai 76 miliardi di metri cubi del 2021 ai 49/58 miliardi di metri cubi al 2030. L'utilità di continui supporti alle fonti fossili, in particolare al gas, è incongruente anche a fronte dell'evoluzione della domanda di gas europea, attesa in calo del 30-40 per cento al 2030 rispetto al 2019 per effetto dei pacchetti «Fit For 55» e «RePowerEU»;

le alternative al gas russo esistono già e consistono in un impiego sempre maggiore di rinnovabili, efficienza energetica e risparmi: l'obiettivo europeo di raggiungere il 42,5 per cento di rinnovabili sul mix energetico nel 2030, infatti, comporta la sostituzione di 19 miliardi di metri cubi di gas;

l'attuazione della nuova Direttiva sull'efficienza energetica richiede una riduzione dei consumi di gas pari a 7 miliardi di metri cubi, mentre per quanto riguarda i risparmi, essi generano una riduzione di oltre 3 miliardi di metri cubi di gas all'anno. Inoltre, i nuovi progetti nel settore gas coperti da Sace non entreranno in funzione in tempo per contribuire a terminare la dipendenza dalla Russia entro il 2027, pertanto risulta immotivata la giustificazione di tali investimenti con lo scopo di sostituzione delle importazioni di gas russo;

nuove infrastrutture fossili hanno un ciclo di vita che generalmente va oltre i 20 anni. Alla luce degli attuali scenari di decarbonizzazione, esse rappresentano un investimento ad alto rischio finanziario per gli investitori pubblici, costi che potrebbero essere riversati sulla fiscalità generale;

in uno scenario di ritorno a prezzi pre-crisi, anche per i paesi produttori continuare ad affidarsi alla rendita da gas rappresenta un rischio. Al contempo, tali investimenti sottraggono capitali a progetti che potrebbero avere un migliore impatto sulla sicurezza energetica e climatica, nonché sulla crescita economica, dei paesi del Mediterraneo, Italia compresa;

in termini di legame tra gli investimenti fossili all'estero e sicurezza energetica, si evidenzia che nel 2017 il progetto Coral South di Eni in Mozambico ha beneficiato di una garanzia di Sace per un ammontare di 700 milioni di dollari. Tuttavia, il gas estratto dal giacimento è stato acquistato da BP che lo ha rivenduto al miglior offerente sul mercato;

in merito alle tecnologie CCS e CCSU per l'abbattimento delle emissioni, un'ampia reportistica scientifica dimostra che tali tecnologie non sono efficaci e, soprattutto, sono inutili su larga scala –:

come valuti il Governo l'impiego di ingenti risorse pubbliche nel settore gas alla luce degli scenari di calo della domanda di gas in Italia e in Europa;

se e quali analisi siano state considerate rispetto al potenziale di sostituzione delle importazioni del gas russo da parte di fonti rinnovabili, efficienza energetica e risparmio;

sulla base di quali valutazioni di esposizione finanziaria ai rischi climatici si basi la decisione di continuare ad assicurare gli investimenti in fonti fossili quali il gas;

quali siano i criteri che definiscono la sicurezza energetica nel contesto di dipendenza dalle fonti fossili importate da paesi politicamente instabili e fortemente esposti alla volatilità dei prezzi del gas;

come valuti il Governo, in termini di sicurezza energetica nazionale, la circostanza per cui il gas estratto all'estero da ENI sia rivenduto sul mercato globale invece di essere utilizzato per gli approvvigionamenti nazionali;

quali siano le stime del potenziale di CCS e CCSU in Italia, e su quali basi scientifiche si assume il rischio degli investimenti in tali tecnologie;

se il Governo sia in grado di fornire documentazione ufficiale rispetto alla determinazione della policy climatica di Sace.
(4-00917)