"La riduzione del costo dal gas è urgente e deve essere una riduzione strutturale altrimenti rischiamo un bagno di sangue. Le iniziative intraprese dal Governo e illustrate dal Sottosegretario Gava nella risposta in Commissione Industria del Senato alla mia interrogazione dello scorso 22 marzo non possono essere considerate esaustive. Nel petitum dell'interrogazione avevamo espressamente chiesto al Ministero della Transizione Ecologica quali misure strutturali intendesse adottare per contrastare il caro energia, valutando anche modifiche alle attuali regole per la determinazione dei prezzi di vendita del gas, affinché essi potessero riflettere pienamente il reale prezzo di mercato. Comprendo che l'ambito di azione sia ampio e complesso e che necessiti di un intervento che sia inserito all'interno della regolazione comune dei mercati energetici europei, con la valutazione di un modello di cap sul prezzo del gas. Ma in attesa della decisione europea non si può non intervenire nel quadro regolatorio nazionale. Gli strumenti di monitoraggio dei contratti di acquisto del gas affidato ad ARERA e la tassazione degli extraprofitti sono sì necessari, ma al momento non si riflettono ancora sui prezzi, che rimangono insostenibilmente troppo elevati. Gli incrementi dei costi dell'energia stanno alimentando un'inflazione pericolosa con effetti che comportano la riduzione della domanda dei consumi e conseguenti rallentamenti della produzione. Prendiamo atto che al momento il Governo abbia individuato un percorso, ma di fatto non ha ancora deciso come intervenire strutturalmente. Tali ritardi gravano sull'economia reale del Paese continuando a favorire i pochi operatori, che continuano a guadagnare enormemente sul differenziale di prezzo del gas tra costo reale e quello di mercato, a scapito dei milioni di cittadini e delle attività produttive, costretti a pagare bollette ormai insostenibili. Auspichiamo, pertanto, che si intervenga con urgenza per calmierare il prezzo del gas in modo congruo rispetto al prezzo reale del costo di importazione. Su tale aspetto la Commissione Industria ha deciso di esaminare l'Atto dell'Unione europea n. COM (2022) 138 definitivo (Sicurezza dell'approvvigionamento e prezzi dell'energia accessibili: opzioni per misure immediate e in vista del prossimo inverno) e contribuire con un atto di indirizzo". Così in una nota Gianni Pietro Girotto, Presidente della Commissione Industria del Senato e a capo del comitato transizione energetica del MoVimento 5 Stelle, al margine della odierna seduta di Commissione.