“L’intervento ambientale ha un collegamento con la parte energetica. Il primo ha una programmazione pluriennale. Serve un ragionamento complessivo, con l’impegno di tutti, sia dello Stato centrale che delle amministrazioni regionali".
Così Gilberto Pichetto Fratin, ministro dell’Ambiente, in occasione del Festival delle Regioni organizzato a Torino.
“Dobbiamo ridurre il fossile e puntare sulle rinnovabili. Il piano nazionale integrato vede un percorso fino al 2030 con un ribaltamento delle fonti energetiche. Le azioni dell’adattamento al cambiamento climatico previste sono 361 e va fatto un elenco delle priorità, attraverso un confronto con le regioni.
Ad ogni iniziativa c’è qualcuno che dice no, vale anche per il fotovoltaico e l’eolico e accade anche sui termovalorizzatori: chi governa deve avere l’equilibrio per poter decidere, anche rispetto ai luoghi, l’Italia ha una biodiversità che non va deturpata, ma dobbiamo fare ciò che serve, come ad esempio la ricerca dei minerali rari. Ci sono valutazioni serie da fare che stiamo analizzando con Ispra", conclude il ministro.