In Parlamento8 Aprile 2024 10:38

Ferrovie, interrogazione Mari (Avs Camera): su alta velocità Desenzano

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-02606

presentato da

MARI Francesco

testo di

Giovedì 4 aprile 2024, seduta n. 273

MARI e GHIRRA. — Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti. — Per sapere – premesso che:

nel territorio del Basso Garda vi è una diffusa contrarietà all'ipotesi di costruire nel comune di Desenzano una nuova stazione ferroviaria lungo la linea Tav Brescia-Verona in fase di realizzazione;

comitati, associazioni, gruppi di cittadini e soggetti politici ritengono infatti quest'opera inutile e dannosa per il territorio, già gravato dai cantieri per la nuova linea alta velocità, anch'essa ritenuta non necessaria dal momento che rappresenta, ad avviso degli interroganti, un inutile doppione di un tracciato ferroviario esistente e perfettamente funzionante;

la stazione Tav del Garda verrebbe realizzata a metà strada tra le stazioni già previste di Brescia e Verona, distanti tra loro poche decine di chilometri, rendendo di fatto inapplicabile il concetto stesso di alta velocità ferroviaria;

una stazione Tav a meno di 40 chilometri da altre due stazioni lungo la stessa linea costituisce infatti un gigantesco controsenso tecnico, oltre che un enorme spreco di denaro pubblico, dal momento che detta fermata vanificherebbe completamente il risparmio di tempo per la percorrenza del tratto Brescia-Verona rispetto alla linea storica;

la nuova stazione che si intende costruire, in un'area compresa tra la periferia di Rivoltella e la Torre di San Martino in territorio di Desenzano del Garda, dove attualmente vi sono solamente vigneti e qualche cascina, è destinata a diventare una enorme e costosa cattedrale nel deserto, senza collegamenti con il tessuto urbano, priva dei servizi necessari, difficile da raggiungere per turisti e pendolari, utile solamente a creare i presupposti per una nuova futura urbanizzazione o speculazione edilizia in quell'area della città, distruggendo per sempre enormi porzioni di terreno agricolo già sfregiato dal passaggio di due linee ferroviarie ed una autostrada;

un'altra inevitabile conseguenza sarà lo spostamento totale e definitivo dei pochi treni Frecciarossa ad alta velocità che attualmente percorrono e fermano lungo la linea storica che consentono già oggi a turisti e pendolari di raggiungere velocemente le grandi città del nord Italia e d'Europa;

lo stesso Ministro interrogato più volte ha dichiarato che i progetti per l'alta velocità ferroviaria e le relative fermate non sono figli di scelte politiche, ma tecniche e infrastrutturali e che l'alta velocità, per essere definita tale, necessita di un tracciato omogeneo e deve poter effettuare poche fermate lungo il tragitto;

occorre inoltre evidenziare che esistono già ben due fermate, Desenzano e Peschiera, che hanno tutte le caratteristiche per essere funzionali ed efficienti nell'accogliere turisti provenienti da tutta Europa e consentire ai pendolari di raggiungere quotidianamente e comodamente le grandi città;

occorrerebbe, ad avviso degli interroganti, permettere ai treni ad alta velocità di sostare nelle suddette stazioni già esistenti e aumentare la loro frequenza, invece di ridurla sistematicamente come accaduto in questi ultimi anni –:

se esista uno studio di fattibilità aggiornato ed un'analisi costi-benefici attuale che giustifichi, da un punto di vista tecnico ed economico, la necessità di realizzare un'ulteriore fermata per treni ad alta velocità lungo la linea Brescia-Verona in fase di costruzione in territorio di Desenzano del Garda;

se, in virtù dell'interoperabilità tra la linea storica e la nuova linea ad alta velocità Brescia-Verona, non risulti più conveniente e razionale mantenere le fermate dei treni ad alta velocità sul Basso Garda nelle attuali stazioni di Desenzano e Peschiera lungo la linea storica, riservando il nuovo tracciato in fase di realizzazione ai soli treni diretti tra Brescia e Verona che non prevedano fermate intermedie.
(4-02606)