Energia3 Agosto 2022 15:47

FER 2, Consorzio Italiano Biogas e Consorzio Monviso Agroenergia scrivono al MiTE, al Mipaaf e alla Conferenza delle Regioni.

Chiesto un incontro urgente ai ministri Cingolani, Patuanelli e al Presidente Fedriga per interventi sul decreto.

Serve un rapido confronto costruttivo con gli operatori del settore biogas sul DM Fer 2. È quanto scrivono il Consorzio Italiano Biogas (CIB) e Consorzio Monviso Agroenergia (CMA) nella lettera trasmessa oggi al Ministro della transizione ecologica, Roberto Cingolani, al Ministro per le politiche agricole, Stefano Patuanelli, e al Presidente della Conferenza delle Regioni e delle province autonome, Massimiliano Fedriga, con la quale si richiamano anche i principali punti di rilievo che destano maggiore preoccupazione.

A seguito della conferenza stampa del Ministro Cingolani di mercoledì scorso durante la quale si è annunciata l’intesa sul DM Fer 2 e l’invio del testo all’Autorità di regolazione per energia reti e ambiente (Arera) e alla Conferenza Unificata per i pareri, sono circolate infatti alcune versioni in bozza del decreto che, se confermate, non permetteranno al settore di definire importanti investimenti e prospettive di sviluppo per il futuro.

In particolare, con riferimento agli impianti fino a 300kW, CIB e CMA chiedono di rivedere i criteri di accesso agli incentivi e di rivedere i valori della tariffa in modo che tengano conto dell’incremento dei costi di costruzione degli impianti e delle materie prime, nonché dell’effetto della spinta inflazionistica in atto.

Particolari criticità si riscontrano anche nelle misure dedicate al prosieguo della produzione per gli impianti biogas esistenti. CIB e CMA chiedono che lo schema di decreto riveda i criteri legati ai limiti di distanza dalla rete e alla dieta d’impianto che, laddove non riviste, pregiudicherebbero moltissime iniziative in corso.

Consorzio Italiano Biogas e Consorzio Monviso Agroenergia chiedono infine che si intervenga rapidamente sull’attuale testo del FER2, anche attraverso l’immediato avvio di un momento di confronto con gli operatori, affinché il nuovo decreto, che il settore attende ormai da più di tre anni, eviti il blocco del settore e possa effettivamente accelerare il pieno sviluppo del biogas e garantire al nostro Paese una maggiore sicurezza energetica.