In Parlamento22 Marzo 2024 11:03

Eni, interrogazione Lorefice (M5S): su finanziamenti per area crisi industriale complessa Gela

Atto Senato

Interrogazione a risposta orale 3-01043

presentata da

PIETRO LOREFICE
giovedì 21 marzo 2024, seduta n.172

LOREFICE - Al Ministro delle imprese e del made in Italy. - Premesso che:

il 6 novembre 2014, a seguito del completamento della chiusura delle linee di produzione da fonte fossile della raffineria di Gela (Caltanissetta), l'allora Ministero dello sviluppo economico, la Regione Siciliana, ENI e le sigle sindacali, firmarono un protocollo d'intesa con la quale la società petrolifera si impegnava alla riconversione del sito in bioraffineria, all'avvio di nuovi progetti nell'area, al mantenimento dei livelli occupazionali e al risanamento ambientale dei luoghi inquinati in circa 50 anni di attività;

in data 20 maggio 2015, con decreto del Ministro dello sviluppo economico è stata istituita l'area di crisi industriale complessa di Gela, comprendente 23 comuni;

in data 23 ottobre 2018, a seguito del mancato rispetto da parte di ENI degli impegni assunti con il protocollo d'intesa del 2014, il Ministero dello sviluppo economico, l'Agenzia nazionale per le politiche attive del lavoro, il Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, la Regione Siciliana, il Libero consorzio comunale di Caltanissetta, il Comune di Gela e l'Agenzia nazionale per l'attrazione degli investimenti e lo sviluppo d'impresa S.p.A. (Invitalia) firmavano un accordo di programma per il rilancio dell'area di crisi industriale complessa;

a seguito della firma dell'accordo di programma si è proceduto, con circolare direttoriale n. 37925 del 6 febbraio 2019, all'apertura del bando rivolto alle aziende per l'accesso agli aiuti per il rilancio dell'area di crisi industriale che ha visto la presentazione di 6 domande di finanziamento di cui solamente una è andata a buon fine per una somma pari a 3.075.898,93 euro;

successivamente, con decreto del Ministro dello sviluppo economico 23 aprile 2021, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 147 del 22 giugno 2021, si è provveduto alla rimodulazione delle risorse stanziate in quanto quelle originariamente previste erano divenute inutilizzabili perché legate a fondi europei collegati alla programmazione 2014-2020;

il 23 ottobre 2021 è scaduto l'accordo di programma, per il cui rinnovo si è preferito aspettare l'inizio dell'anno 2022 in modo da usufruire delle norme previste per la nuova programmazione europea che consente una maggiore percentuale di aiuti alle imprese site in Sicilia in considerazione della drammatica situazione economica e industriale della regione;

il rinnovo è stato firmato dagli attori coinvolti e trasmesso alla Corte dei conti per il controllo preventivo di legittimità in data 20 settembre 2022, in grande ritardo rispetto la scadenza dell'atto originario e rispetto l'avvio della nuova programmazione europea, motivo per cui non si era proceduto immediatamente al rinnovo e, con ancora maggiore ritardo, è stato registrato presso la Corte dei conti in data 22 novembre 2022, n. 1170, con scadenza al 23 ottobre 2024;

a tal proposito, giova sottolineare come, dei 36 mesi di proroga sulla carta, ne corrispondano in realtà solamente 23, il che arreca un ulteriore danno ai territori beneficiari dell'intervento e appare, a parere dell'interrogante, come un'ulteriore beffa nei loro confronti;

in data 30 maggio 2023, dopo più di 8 mesi dalla stipula del rinnovo e dopo più di 6 mesi dalla registrazione in Corte dei conti, è stato pubblicato un secondo avviso per la concessione di agevolazioni ex lege n. 181 del 1989 per l'area di crisi industriale di Gela senza data di chiusura, secondo la procedura detta "a sportello";

considerato che:

a quanto risulta all'interrogante a seguito di ripetute richieste formulate a Invitalia (soggetto gestore), ad oggi, sono in totale 11 le domande di agevolazione pervenute tutte nel periodo che va dal 30 maggio al 29 settembre 2023, di cui 5 risultano non ammesse a finanziamento, mentre per le altre 6 è ancora in corso l'istruttoria;

l'interrogante si è nuovamente rivolto alla società chiedendo maggiori informazioni sull'iter che le domande di finanziamento stanno seguendo, in considerazione dell'ampia percentuale di domande che non sono state ammesse e del perdurare delle istruttorie per quelle che ancora non sono concluse, richiesta cui è seguito il diniego dell'Agenzia motivato con l'impossibilità di fornire i dati richiesti a soggetti ulteriori rispetto al Ministero delle imprese e del made in Italy e ai soggetti che hanno presentato domanda,

si chiede di sapere:

quale sia la situazione aggiornata per la concessione dei finanziamenti per l'area di crisi industriale complessa di Gela, con particolare riferimento alla richiesta di finanziamento approvata;

se il Ministro in indirizzo non ritenga opportuno approfondire le ragioni che hanno provocato il rigetto, ad oggi, di ben 5 richieste di finanziamento;

se non ritenga doveroso verificare le ragioni che, a distanza di circa 10 mesi dalla riapertura del bando, non abbiano ancora consentito di portare a termine le istruttorie per le restanti 6 richieste di finanziamento;

quali azioni intenda intraprendere per assicurare che le risorse stanziate per il rilancio dell'area di crisi industriale complessa di Gela vengano utilizzate nel migliore dei modi e assicurando al territorio tempestive e reali opportunità di sviluppo.

(3-01043)