Politica7 Giugno 2024 15:05

Energia, Todde: Dalle parole ai fatti, la Sardegna risponde alla speculazione energetica

“Oggi, 7 giugno 2024, la Sardegna ha risposto alla speculazione energetica e ha mandato un messaggio chiaro: non accetteremo più di essere calpestati o considerati come una Regione di serie B". Così la governatrice della Sardegna Alessandra Todde. "Abbiamo combattuto per ottenere un decreto sulle aree idonee che rispondesse alle prerogative della Sardegna. Abbiamo ottenuto che sia la Sardegna a definire come fare le autorizzazioni e come dislocare gli impianti eolici e fotovoltaici nel nostro territorio per ottemperare alla quota di 6,2 GW, senza subire le decisioni di altri e del Governo nazionale - ha aggiunto Todde -. Abbiamo inoltre ottenuto il riconoscimento del fatto che qualsiasi campo eolico offshore venga posto al largo delle coste della nostra isola, incide sulla Sardegna in quanto ne impatta l'economia, la pesca, il turismo. L’impegno della Sardegna verrà quindi considerato interamente. La Sardegna infine potrà decidere quale dovrà essere il suo destino energetico: non ci saranno più autorizzazioni che passeranno sopra la nostra testa. Qualsiasi autorizzazione verrà decisa e concessa dagli uffici della Regione, chiaramente interpellando i Comuni, i territori e i cittadini".

"Voglio ringraziare la squadra che ha lavorato a questo risultato, una squadra forte e coesa, fatta dai miei Assessori all'Ambiente, all'Industria, alla Cultura, all'Agricoltura, all'Urbanistica, il Segretario Generale e gli uffici legislativi che hanno lavorato giorno e notte per superare anni di inerzia che ci hanno obbligato a dover correre per raggiungere questo risultato. Ringrazio i Comitati, chi si sta impegnando per difendere la Sardegna, tutti coloro che hanno fatto proposte e si sono battuti. Il disegno di legge che sospende le istallazioni proposto dalla Giunta proseguirà il suo cammino in Consiglio regionale e sarà lo strumento necessario sia per gestire le poche autorizzazioni già date, che per comporre in 180 giorni il decreto sardo delle aree idonee”, ha concluso Todde.