Politica11 Aprile 2024 09:59

Energia, Pichetto: Rinnovabili a 8 GW nel 2024 ma per il futuro serve il nucleare

Massima attenzione alla sicurezza sul lavoro dopo la strage della diga di Suviano, ma al contempo accelerazione sulle rinnovabili, idroelettrico compreso senza mettere in discussione gli obiettivi europei al 2030 e al 2050 purché siano realistici e senza dimenticare l’apporto che può fornire il nucleare. Così, in sintesi, il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica Gilberto Pichetto Fratin, intervistato dal Direttore del Corriere della Sera Luciano Fontana nel corso della quarta edizione del talk “Fonti alternative e climate change” di RCS Academy.

“Manifesto vicinanza delle famiglie dei deceduti e dei dispersi della terribile disgrazia” di Suviano. “Vorrei ricordare che il fronte idroelettrico negli ultimi decenni era considerato abbastanza sicuro e andrà chiarito cosa è successo”, ha esordito il ministro. Che poi ha ricordato la diversificazione degli approvvigionamenti energetici che ha visto l’Italia protagonista negli ultimi anni, durante i quali ha sostituito il gas russo con quello algerino, libico e azero. Ma anche con il Gnl di Piombino e Ravenna: “Questo significa creare le condizioni per la sicurezza”, ha detto Pichetto. Ma “dobbiamo crescere anche sul fronte delle rinnovabili, prima di tutto con l’idroelettrico dove siamo fermi le ultime dighe le abbiamo realizzate qualche decennio fa. L’Italia ha installato nel 2021 1,5 GW di rinnovabili, nel 2022 3 GW, nel 2023 ha sfiorato i 6 GW: è una progressione. Sul 2024 credo che riusciremo a raggiungere un livello buono di 8 GW di installato” “per arrivare all’obiettivo di 70GW al 2030”.

Ma a crescere, ha avvertito il ministro, sarà soprattutto la domanda elettrica che al 2050 è stimata in circa 700 TWh: “Oggi siamo a 310”, e non tutta prodotta in Italia “anzi importiamo dall’estero compresa una quota dalla Francia che la produce col nucleare”, ha concluso.

Nucleare sul quale “siamo totalmente impegnati su ricerca e sperimentazione che vede coinvolti, governo, Enea, con sperimentazioni in corso come a Frascati e altri fronti di ricerca sui piccoli reattori come Newcleo”, ha ricordato il ministro, ribadendo che negli anni ’30 avremo dei piccoli reattori suoi quali però è necessario “un quadro giuridico completo”. “Le nostre imprese stanno lavorando con miliardi di commesse sul fronte del nucleare francese, americano o delle sperimentazioni. Un darà continuità al mix” energetico “in attesa naturalmente di quel nucleare da fusione che avremo più avanti” ha detto Pichetto. Che non ha intenzione di mettere in discussione i target europei al 2030 e al 2050: “Anzi, è ferma convinzione che l’Italia per prima, che si trova in mezzo al Mediterraneo, sia il paese che soffre di più ma il percorso deve essere realistico e possibile facendo il massimo dello sforzo ma riuscendo a farlo”, ha concluso il ministro.