Energia30 Gennaio 2024 13:32

Energia, Lanzetta (Enel): Forti su accumuli, ma sull’idro paradossale gara concessioni

“Se escludiamo l’idro il resto delle generazione rinnovabile ha un solo problema: la non programmabilità” che porta “la necessità di avere accumuli per immagazzinare l’energia: noi oggi abbiamo i pompaggi idro”, “la chimica con le batterie in estrema espansione in questo momento storico su cui come Italia siamo partiti forti”, “stiamo realizzando 1,7 GW e nel 2026, con la fine del PNRR, l’Italia avrà il più grande sistema di accumulo chimico su larga scala”. Infine, “il fatto che anche i piccoli impianti vengono installati con batterie”. “Siamo anche impegnati su altri sistemi innovativi come l’accumulo termico e quella cinetica”. È quanto ha detto Nicola Lanzetta, direttore di Enel Italia, durante l’audizione in Commissione Ambiente al Senato sul sistema energetico italiano.

Per quanto riguarda l’Italia “è la country di riferimento” per Enel, ha aggiunto Lanzetta che ha evidenziato come i 2/3 degli investimenti dell’azienda verranno fatti sulla rete “per avere una grande capacità di hosting e di resilienza” ai cambiamenti climatici.

Capitolo idroelettrico: per Lanzetta “è il sistema più nobile di produrre energia, la cosa “più ricca e preziosa che questo paese ha, purtroppo ci troviamo in un contesto in cui a fronte di mille discussioni per un impegno preso dal precedente governo le regioni non sono in grado di dire ‘caro concessionario uscente hai lavorato bene sediamoci a un tavolo e definiamo un piano affinché questa concessione in essere possa essere ulteriormente prorogata’. È assurdo concettualmente, in Europa siamo gli unici a prevedere strumenti competitivi per il riassegno delle concessioni. È paradossale perché noi Enel non possiamo farlo in altri paesi. Tra l’altro alcuni dei soggetti che hanno capacità finanziarie infinite possono venire e mettere sul tavolo qualsiasi importo e dare a un soggetto terzi estero una risorse fondamentale. Senza dimenticare che come paese nell’idro abbiamo una visibilità fondamentale”, ha detto il manager Enel.

Sulle reti “stiamo andando bene ma ancora una volta il sistema di rendicontazione per accedere al fondo Pnrr è estremamente complesso, su singola ora, singolo operaio e singolo lavoro”. Il Pnrr inoltre “lavora per importo ma a seguito dell’inflazione ci troviamo nell’imbarazzo di dire che le risorse non sono sufficienti”, ha concluso Lanzetta.