In Parlamento6 Marzo 2024 11:34

Energia, interrogazione Lupi (Noi Moderati Camera): su rigassificatori italiani onshore e offshore

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in Assemblea 3-01042

presentato da

LUPI Maurizio

testo di

Martedì 5 marzo 2024, seduta n. 256

LUPI, BICCHIELLI, BRAMBILLA, CAVO, CESA, ALESSANDRO COLUCCI, PISANO, ROMANO, SEMENZATO e TIRELLI. — Al Ministro dell'ambiente e della sicurezza energetica . — Per sapere – premesso che:

la maggiore diversificazione delle forniture di energia, sia sotto il profilo tecnologico che geografico, può ridurre la dipendenza dell'Italia da una sola fonte e costituire un deterrente alla speculazione dei mercati, anche in caso di crisi geopolitiche;

nel 2022, a seguito dell'invasione dell'Ucraina da parte della Federazione russa, l'Italia ha inaugurato una strategia di diversificazione dell'approvvigionamento energetico. Le ulteriori tensioni internazionali, tra cui il conflitto tra Hamas e Israele e gli attacchi degli Houthi nel Mar Rosso, rendono ancora più necessario accelerare la strategia inaugurata nel 2022;

tra le misure italiane di risposta alla crisi energetica, a seguito del conflitto russo-ucraino, rientra la decisione di aumentare la capacità di rigassificazione del Paese;

nel 2023 i rigassificatori italiani hanno permesso di importare 16,6 miliardi di metri cubi di gas naturale liquefatto, con un aumento del 16,8 per cento rispetto al 2022;

in Italia si contano oggi tre rigassificatori attivi: il terminale di Panigaglia, in provincia di La Spezia, il rigassificatore offshore «Adriatic Lng», collocato a circa 15 chilometri al largo della provincia di Rovigo, e il terminale di rigassificazione «Fsru Toscana» al largo del Mar Tirreno;

ai tre impianti citati si aggiungono le unità di stoccaggio e rigassificazione galleggiante (cosiddetto Fsru) «Golar Tundra», già operativo al largo di Piombino, e «BW Singapore», il cui impiego è previsto al largo di Ravenna dal 2025;

la previsione di ricorrere ai rigassificatori costituisce una parte integrante del Piano nazionale integrato per l'energia e il clima (Pniec), secondo cui si ipotizza un consumo complessivo di gas naturale al 2030 pari a 47 miliardi di metri cubi;

la realizzazione di alcuni progetti di rigassificazione onshore in Italia è stata frenata per anni da impedimenti burocratici e ha incontrato anche negli ultimi mesi non pochi ostacoli;

il decreto-legge 9 dicembre 2023, n. 181, ha qualificato come interventi strategici di pubblica utilità, indifferibili e urgenti le opere finalizzate alla costruzione e all'esercizio di terminali di rigassificazione di gas naturale liquefatto onshore, nonché le connesse infrastrutture –:

quali ulteriori iniziative di competenza intenda assumere per garantire il completamento in tempi utili degli impianti di rigassificazione già programmati e la realizzazione di nuovi progetti onshore e offshore, al fine di assicurare una maggiore diversificazione delle forniture energetiche del Paese.
(3-01042)