In Parlamento11 Marzo 2024 13:20

Energia, interrogazione Lai (Pd Camera): su sostegno a impianti rinnovabili, in particolare per biomasse

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-02120

presentato da

LAI Silvio

testo di

Venerdì 8 marzo 2024, seduta n. 258

LAI. — Al Ministro dell'ambiente e della sicurezza energetica, al Ministro dell'economia e delle finanze. — Per sapere – premesso che:

l'articolo 15-bis del decreto-legge 27 gennaio 2022, n. 4, convertito, con modificazioni, dalla legge 28 marzo 2022, n. 25, ha introdotto fino al 30 giugno 2023 un meccanismo di compensazione a due vie sul prezzo dell'energia elettrica immessa in rete da impianti fotovoltaici e da impianti di potenza superiore a 20 chilowatt alimentati da fonte solare, idroelettrica, geotermoelettrica ed eolica, i quali non accedono a meccanismi di incentivazione tariffaria;

il prezzo fissato non teneva, però, conto della circostanza che, nel frattempo, alcuni oneri di gestione erano aumentati per effetto di severe dinamiche inflattive;

l'articolo 1, comma 30, della legge 29 dicembre 2022, n. 197, recante la legge di bilancio 2023 ha introdotto un tetto di 180 euro/Mwh ai ricavi ottenuti dalla produzione di energia elettrica per gli impianti non soggetti al citato meccanismo di compensazione con efficacia da dicembre 2022 a giugno 2023 e un contributo di solidarietà straordinario (comma 115) per il 2023, pari al 50 per cento dell'incremento dell'imponibile 2022 rispetto alla media dei redditi complessivi conseguiti nei quattro periodi d'imposta precedenti al 2022 senza distinguere la natura dei profitti, se derivanti dal rincaro dei prezzi o da investimenti;

mentre il citato comma 30 appare in linea con quanto previsto dal regolamento EU1854/2022, il contributo di solidarietà di cui al comma 115, ad avviso dell'interrogante confligge con l'articolo 14 del citato regolamento che prevede l'introduzione da parte degli Stati membri del contributo solo per società operanti nei settori del petrolio, gas, carbone e raffinazione;

della stessa idea il Tar Lazio che ha rimesso alla Corte costituzionale l'esame delle disposizioni sul «contributo 2023» sugli extraprofitti delle aziende energetiche, prospettando, appunto, la violazione del citato regolamento europeo, poiché la legge ha previsto che il contributo debba essere pagato anche dagli operatori diversi da quelli indicati dal regolamento stesso, «peraltro escludendo le imprese che svolgono attività di estrazione del petrolio, invece contemplate a livello sovranazionale»;

inoltre, avendo il contributo natura tributaria, il Tar ha sollevato ulteriori questioni di legittimità costituzionale in relazione agli articoli 3 e 53 della Costituzione, rilevando criticità nelle disposizioni che hanno fissato i criteri di calcolo della base imponibile del contributo, in quelle che hanno precisato cosa debba essere inteso come «effettivi extraprofitti» ed in quelle che hanno previsto la non deducibilità del contributo, potendosi ravvisare così una «doppia tassazione»;

tali misure, che hanno riguardato anche gli impianti a fonte rinnovabili, hanno avuto un impatto devastante, in particolare, sul comparto delle biomasse solide; un settore industriale che impiega oltre 5.000 persone e utilizza oltre 2,5 milioni di tonnellate di biomassa proveniente da materiale residuale o di scarto di provenienza italiana: sottoprodotti dell'agricoltura, come le vinacce esauste, residui della pulizia degli argini, delle potature e della pulizia dei boschi che in Italia crescono del 7 per cento ogni anno e hanno bisogno di una adeguata manutenzione per contenere sia i numerosi incendi che ogni anno flagellano le nostre regioni sia il rischio idrogeologico;

il crollo dei prezzi energetici e l'assenza di incentivi stanno generando per i produttori di energia da biomasse solide delle «extraperdite», con i costi variabili di produzione che non riescono a coprire i ricavi, e con l'effetto che molti impianti hanno fermato la produzione per limitare le perdite ai soli costi fissi –:

se e quali iniziative il Governo intenda assumere a sostegno degli impianti a fonte rinnovabili, in particolare per i produttori di energia da biomasse, a tutela della competitività e dei livelli occupazionali, anche considerando la prospettiva di una possibile dichiarazione di incostituzionalità della tassa sugli extraprofitti 2023.
(5-02120)