Energia28 Febbraio 2024 17:52

Energia, Bagnai: c’è contraddizione in termini: 350 mld per decarbonizzare ostacolati dall’austerity

Alberto Bagnai, presidente della Commissione bicamerale per il controllo degli enti gestori, dopo aver introdotto il convegno “Verso una nuova Unione dell’Energia?”, è intervenuto sulle contraddizioni che l’Unione Europea mostra in tema di politiche energetiche: “Nella dialettica tra pessimismo ed ottimismo, ognuno sceglierà il proprio modo di vedere le cose. Io sono pessimista. Intervengo anche come comitato scientifico di A/simmetrie, sopratutto in relazione agli studi sui prezzi. Il tema energetico è affascinante per la sua capacità di evidenziare le contraddizioni del progetto europeo. Da un lato la volontà di creare una economia di mercato, dall’altra quella di distorcere i prezzi. Poi c’è la contraddizione in merito agli investimenti ingenti: 350 miliardi all’anno necessari per arrivare alla decarbonizzazione, ostacolati in maniera forte dalle politiche di austerità. La domanda che mi tormentava da economista era: “Ma perché se il problema era allontanarsi dal fossile, ed il fossile costa sempre di più, allontanando i consumatori , ci sforziamo così tanto a limitare il prezzo dei fossili, favorendone il consumo?”. Porre limiti e obiettivi di tempo introduce pesanti distorsioni alle procedure. Nel momento in cui il fossile è stato deprecato, sono scesi gli investimenti: ma quando poi ci è servito il gas, ci siamo trovati in difficoltà. Noi non saremo mai l’India, non saremo mai la Cina, non avremo mai quella potenza demografica. Sono perplesso quando vedo chi si professa liberale ma poi auspica politiche che assomigliano molto di più ai ben noti piani quinquennali".