In Parlamento10 Aprile 2024 12:28

Enel, interrogazione Pavanelli (M5S): su iniziative per tutelare lavoratori

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in Assemblea 3-01135

presentato da

PAVANELLI Emma

testo di

Martedì 9 aprile 2024, seduta n. 276

PAVANELLI, CAPPELLETTI, APPENDINO, BARZOTTI, AIELLO, CAROTENUTO e TUCCI. — Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali . — Per sapere – premesso che:

Enel s.p.a., la più grande azienda elettrica del Paese e tra i principali operatori integrati globali nei settori di energia elettrica e gas, vede lo Stato azionista con una quota del 23,6 per cento;

secondo gli ultimi dati, Enel nel 2023 ha ottenuto un utile netto ordinario pari a 6,5 miliardi di euro (+20,7 per cento rispetto al 2022) e un ebitda ordinario a 22 miliardi di euro (+11,6 per cento rispetto al 2022). Per converso, dalla relazione e bilancio di esercizio di Enel al 31 dicembre 2022 (l'ultima attualmente disponibile) emerge, con riferimento al costo del personale, un ammontare complessivo di 105 milioni di euro, con una riduzione pari a 74 milioni di euro rispetto al 2021;

in data 29 gennaio 2024, i sindacati di categoria hanno aperto lo stato di agitazione in Enel denunciando le politiche di «esternalizzazione di attività core», quali gli interventi sulla rete, vecchia e da convertire con energie rinnovabili;

in particolare, i sindacati hanno denunciato l'ingiustificata riduzione del costo del lavoro, il blocco rispetto alle assunzioni pianificate, agli straordinari, alle trasferte, ivi comprese quelle concordate, il taglio dello smart working, gli orari di lavoro spezzati e la tendenza dell'azienda a terziarizzare il lavoro verso l'esterno;

per tali motivi, oltreché lamentando il mancato adeguato supporto alla transizione energetica, in data 19 marzo 2024, gli stessi sindacati hanno proclamato lo sciopero dello straordinario programmabile per un mese a partire dal 4 aprile 2024, nonché lo sciopero generale di due giornate di tutti i dipendenti delle società del gruppo Enel;

tale decisione è stata assunta constatato l'esito negativo dell'incontro di raffreddamento e conciliazione dell'8 febbraio 2024 innanzi alla direzione generale dei rapporti di lavoro e delle relazioni di industriali del Ministero del lavoro e delle politiche sociali, nonché alla perdurante invarianza delle posizioni aziendali rispetto ai temi della pendente vertenza;

come è noto, nell'ambito del Green deal europeo, l'Italia ha assunto precisi impegni con riferimento al taglio delle emissioni da anidride carbonica, che impongono – come primo step – una riduzione del 55 per cento già entro il 2030 –:

se non ritenga, per quanto di competenza, di assumere posizioni suscettibili di garantire i lavoratori ivi impiegati da ogni peggioramento del livello occupazionale ovvero delle condizioni di welfare aziendale, nel quadro di auspicate politiche industriali maggiormente orientate al processo di transizione energetica.
(3-01135)