Secondo le stime di Eurostat, nel 2022 le emissioni di anidride carbonica (CO 2 ) dell'UE derivanti dalla combustione di combustibili fossili (petrolio e prodotti petroliferi, gas naturale, carbone e torba) per uso energetico nel territorio dell'UE hanno raggiunto quasi 2,4 Gigatoni (Gt), indicando un decremento del 2,8% rispetto all'anno precedente. Le emissioni di CO 2 dovute all'uso di energia contribuiscono in modo determinante al riscaldamento globale e rappresentano circa il 75% di tutte le emissioni di gas a effetto serra di origine antropica nell'UE. Il mix di combustibili, gli standard abitativi, la crescita economica, le dimensioni della popolazione, i trasporti e le attività industriali sono alcuni dei fattori che influenzano le emissioni di CO 2 derivanti dal consumo di energia.
Le emissioni di CO 2 vengono emesse quando i combustibili fossili vengono bruciati. Ad esempio, l'utilizzo di gas naturale importato per la produzione di elettricità comporta un aumento delle emissioni nel paese che ha importato il gas. Al contrario, le importazioni di energia elettrica non influiscono sulle emissioni del Paese, in quanto queste vengono rendicontate nel Paese in cui l'elettricità è stata prodotta. Un'analisi più approfondita deve tenere conto di tutte le importazioni ed esportazioni di diversi prodotti energetici primari e derivati, merci con emissioni incorporate (come ferro e acciaio), nonché, nel caso dei trasporti, del turismo del carburante (ad es. rifornire un veicolo in un paese ma consumare quel carburante in un altro paese).
Maggiori diminuzioni delle emissioni di CO 2 dovute all'uso di energia territoriale nei Paesi Bassi, Lussemburgo, Belgio e Ungheria
Set di dati di origine: estrazione di dati speciali
Nel 2022, le emissioni di CO 2 derivanti dall'uso energetico territoriale sono diminuite in 17 paesi dell'UE. Il calo maggiore è stato registrato nei Paesi Bassi (-12,8%), seguiti da Lussemburgo (-12%), Belgio (-9,7%) e Ungheria (-8,6%).
Dall'altro lato, la Bulgaria ha registrato il maggiore aumento delle emissioni di CO 2 (+12%), seguita dal Portogallo (+9,9%) e da Malta (+4,1%).
I dati mostrano che la sola Germania è responsabile di un quarto delle emissioni totali di CO 2 dell'UE dovute alla combustione di combustibili fossili per uso energetico. L'Italia e la Polonia (ciascuna con il 12,4%) e la Francia (10,7%) sono arrivate dopo nell'elenco dell'UE dei maggiori emettitori di CO2 nel 2022.
Nel 2022, i dati aggregati mostrano che le emissioni di CO 2 da combustibili fossili solidi (carbone e scisti bituminosi, torba esclusa) sono leggermente aumentate a livello UE (+3 punti percentuali; pp.), mentre le emissioni da petrolio e prodotti petroliferi sono rimaste a circa il stesso livello del 2021 (+1 pp). Di contro, le emissioni di CO 2 da gas naturale sono diminuite significativamente (-13 pp), riflettendo, tra l'altro, gli sforzi profusi dai Paesi dell'UE per raggiungere l'obiettivo volontario di riduzione della domanda di gas introdotto nell'agosto 2022.