In Parlamento5 Marzo 2024 12:02

Edilizia, interrogazione Benzoni (Azione Camera): su nuove norme per ecobonus

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-02434

presentato da

BENZONI Fabrizio

testo di

Lunedì 4 marzo 2024, seduta n. 255

BENZONI. — Al Ministro dell'ambiente e della sicurezza energetica, al Ministro dell'economia e delle finanze. — Per sapere – premesso che:

l'agevolazione fiscale per gli interventi che aumentano il livello di efficienza energetica degli edifici (cosiddetto «ecobonus») introdotta dalla legge n. 297 del 2006 e attualmente disciplinata dall'articolo 14 del decreto-legge n. 63 del 2013, sarà in vigore sino al 31 dicembre 2024;

per la maggior parte degli interventi, e soprattutto per quelli finalizzati alla sostituzione dell'impianto di climatizzazione invernale, l'attuale detrazione dall'Irpef o dall'Ires, pari al 65 per cento, è riconosciuta nella medesima aliquota per qualunque tipologia di intervento, a prescindere dai benefìci energetici da questo generati (in termini di energia primaria fossile risparmiata) e in un importo massimo per unità abitativa che prescinde dal valore dell'investimento;

le pompe di calore, tecnologie capaci di generare energia termica prevalentemente da fonti rinnovabili e che rispetto alle caldaie (anche a condensazione) garantiscono un risparmio di energia primaria fossile superiore al 40 per cento godono sostanzialmente della medesima aliquota incentivante delle caldaie a condensazione le quali, pur garantendo anch'esse un risparmio di energia primaria rispetto alle caldaie tradizionali a gas (15 per cento), producono calore tramite combustibili fossili e non garantiscono il medesimo tasso di efficienza energetica, né conseguono livelli comparabili di decarbonizzazione e utilizzo di rinnovabili termiche;

secondo quanto indicato nel Piano nazionale integrato per l'energia e il clima (Pnieg), entro il 2030 il settore civile (pubblico e privato) dovrà inevitabilmente contribuire al processo di transizione energetica nazionale al fine di raggiungere gli sfidanti obiettivi di efficienza energetica derivanti dal pacchetto di proposte europee denominato «Fit for 55» e dal RePowerEu;

l'effettivo raggiungimento di menzionati obiettivi dipenderà fortemente dalla riforma dell'attuale quadro normativo di riferimento per l'incentivazione degli interventi di efficienza energetica degli edifici che il Governo dovrà predisporre entro il 31 dicembre 2024; provvedimento annunciato dal Ministro Gilberto Pichetto Fratin durante la sua audizione a ottobre 2023 nell'ambito dell'indagine conoscitiva sull'impatto ambientale degli incentivi in materia edilizia;

in questo processo di riforma è fondamentale che il Governo adotti un approccio finalizzato, da un lato, a promuovere maggiormente la realizzazione di interventi che concretamente garantiscano alti livelli di efficienza energetica e che contribuiscano fattivamente alla decarbonizzazione dei consumi nel settore civile, come quelli per l'istallazione di pompe di calore e, dall'altro lato, a rendere più efficace la spesa pubblica in materia –:

se ritengano di adottare iniziative, per quanto di competenza, ai fini dell'implementazione di un nuovo quadro normativo per l'incentivazione degli interventi di riqualificazione energetica valutando la previsione di aliquote diverse in funzione della riduzione di energia primaria fossile dell'edificio conseguita a seguito dell'intervento di riqualificazione e, soprattutto, una soglia minima di efficienza energetica da conseguire ai fini dell'accesso alle future agevolazioni fiscali.
(4-02434)