Politica28 Novembre 2023 11:36

Dl Energia, Pichetto: su mercato libero trattiamo con Ue tempi, speranza è che sia come tariffe telefoniche

“La norma prevede che al 10 gennaio ci sia l'inserimento di coloro che sono nella parte dei non vulnerabili e quindi circa 4 milioni sui 9 milioni di utenze domestiche nel mercato libero dal 10 di gennaio. In realtà prima c'è la valutazione di Arera che la fa avviare qualche mese dopo. La posizione che io ho cercato di portare avanti e che stiamo trattando con l'Unione Europea, essendo questo un vincolo di legge del 2017 del governo Renzi inserito nel Pnrr con Conte e poi confermato dal governo Draghi, è di dire ‘Noi non vogliamo assolutamente mettere in discussione quello che è un quadro europeo condiviso da una sequenza di governi, però vogliamo una gestione della tempistica un po' più ragionata’. Per una ragione: dare il massimo dell’informazione e trovare qualche forma di accompagnamento per questi quattro milioni”. Lo ha detto Gilberto Pichetto, Ministro dell’Ambiente e della sicurezza energetica, a 24 Mattino su Radio 24.

"Nel corso del 2024 il mercato libero deve andare a regime e bisogna stabilirne le modalità. Il ragionamento attuale è su qualche mese, anche per una grande campagna pubblicitaria che Arera e l'acquirente unico devono fare, perché è fondamentale dare il massimo delle informazioni. L'Italia è divisa in 26 zone, attualmente gli ammessi sono 19”. Rispondendo a una domanda su se il mercato libero possa diventare come quello delle le tariffe telefoniche il ministro afferma: "La speranza è quella, però credo che sia nostro dovere dare il massimo dell'informazione e avere il massimo del controllo contro gli abusi, anche perché i venditori sono 600 e quindi nel libero prezzo c'è il diritto di fare il libero prezzo. Io non ho la sfera di cristallo, ma sono convinto che un vero mercato fa risparmiare, le imprese e la telefonia lo hanno dimostrato ma deve essere un vero mercato libero, senza via monopolistiche che condizionano il mercato".

Per quanto riguarda il capitolo nucleare, "abbiamo raccolto la sensazione che qualcuno è disponibile ad ospitare il deposito di scorie nucleari, è una necessità assoluta. C’è un grande equivoco sulle scorie nucleari: sono 22 container che ormai sono vetrificati in Inghilterra e in Francia e qualcosa in Slovacchia che sono da mettere li in qualche angolo, ma poi ogni giorno crescono, gli ospedali italiani producono scorie nucleari ogni giorno e ormai ci avviciniamo ai 100 mila metri cubi e questi da qualche parte dobbiamo metterli, altrimenti rimangono nelle cantine degli ospedali” ha affermato Gilberto Pichetto Fratin, che poi ha parlato anche di Cop 28. “Lo scontro tra mondo occidentale in questo momento e dall'altra parte, Cina e Russia, la situazione dei Paesi Brics che sono capitanati dal Sudafrica e dal Brasile e che si pongono a fianco dei Paesi in via di sviluppo nella contrattazione tra perdite e danni, è partita in modo forte già a Sharm el Sheikh. Questo mette tantissima carne al fuoco e tanti punti interrogativi. Credo che ci sia un fatto importante è la presenza per la prima volta di un Papa ad una Cop. La presenza di Papa Francesco è un messaggio forte. Speriamo che questo ci permetta nelle trattative di arrivare a qualche passo avanti rispetto al blocco che abbiamo avuto l'anno scorso”.