Energia23 Ottobre 2023 11:20

Dl Energia, addio a misure sul mercato tutelato e concessioni idro nell’ultima bozza. E il Cdm rinvia la discussione…

Niente da fare per il Dl Energia nel Consiglio dei ministri di oggi. Il pre-Consiglio di questa mattina ha infatti deciso di rinviare la discussione a un prossimo Consiglio dei ministri per effettuare gli approfondimenti necessari su alcune misure.

Due giorni fa Ageei ha dato conto del provvedimento ma nell’ultima bozza circolata in queste ore (e datata domenica) non compaiono più due misure fondamentali: il rinvio fino a un anno per la liberalizzazione del mercato elettrico e le misure in materia di concessioni idroelettriche. Riducendo così il provvedimento da 13 a 11 articoli complessivi. Segno che su questi due dispositivi è in corso una riflessione.

Ma perché? Lo chiarisce in parte Il Messaggero di oggi secondo cui “l’Ue spinge per ridurre fortemente o bloccare lo slittamento da sei mesi a un anno del passaggio agli operatori privati” “e il ministro per gli Affari europei Raffaele Fitto sembrerebbe pronto a battersi per le istanze di Bruxelles”. A pesare sarebbe poi anche il Pnrr (la liberalizzazione del mercato è uno degli obiettivi legati alle risorse del Mase. “Per questo vorrebbero limitare la proroga di sei mesi. La divergenza di opinioni sarà evidente oggi in Cdm”, si legge sul quotidiano. Secondo il quale “l’intenzione del ministro Pichetto sarebbe quella di far partire le aste per i nuovi operatori privati nel primo trimestre del 2024 ma poi assegnare i clienti tra luglio e dicembre prossimi, così da provare a rimanere in linea con il Pnrr”.

Arriva invece la misura sull’eolico galleggiante il cui titolo era presenta nella prima bozza ma senza stesura. Vediamo quali sono i suoi punti principali.

“Al fine di sostenere gli investimenti infrastrutturali nelle aree del Mezzogiorno, mediante la costituzione di un polo strategico per l’eolico galleggiante in mare, entro centottanta giorni dalla data di entrata in vigore della presente disposizione, con decreto del Ministero dell’ambiente e della sicurezza energetica e del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, sentite le regioni interessate, sono individuate, nel Mezzogiorno del Paese, due aree demaniali marittime con il relativo specchio acqueo antistante entro il limite delle acque territoriali, da destinare alla cantieristica navale” e “gli specifici interventi da effettuare per la infrastrutturazione delle due aree demaniali marittime”.

Per quanto riguarda le risorse “il Comitato interministeriale per la programmazione economica e lo sviluppo sostenibile (CIPESS) assegna, con un’unica delibera, al Ministero dell’ambiente e della sicurezza energetica risorse, complessivamente pari a 80 milioni di euro per il 2024, 170 milioni di euro per il 2025 e 170 milioni di euro per il 2026”.

Inoltre, entro 90 giorni dalla data di efficacia della delibera “il Ministero dell’ambiente e della sicurezza energetica, sentito il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, concede le aree” “all’operatore individuato” “per la produzione di piattaforme galleggianti, di infrastrutture energetiche funzionali e per l’assemblaggio e varo delle stesse e degli impianti di produzione di energia eolica in mare”.

dl energia MASE_22-10-2023

 

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Dl Energia, bozza pronta: si profila il via libera in Cdm lunedì – IL TESTO