Logistica17 Febbraio 2022 15:16

Dal Parlamento europeo via libera alla riforma della tassazione per il trasporto stradale

Previste tariffe ridotte per i veicoli a zero o basse emissioni e nuove regole estese ad autobus, furgoni e autovetture. Si passa dalla tariffazione a tempo ai pedaggi

Per riflettere meglio il principio “chi inquina paga”, il Parlamento europeo ha adottato delle nuove norme sulla tariffazione dei camion che prevedono tariffe basate sulla distanza e non sul tempo. Strasburgo, in particolare, ha dato il via libera definitivo all’accordo con i governi Ue sull'aggiornamento delle norme che definiscono le tariffe che i Paesi europei possono imporre ai camion e autocarri, ma anche agli autobus, ai furgoni e alle autovetture che viaggiano sulle strade della rete di trasporto transeuropea (TEN-T). Le norme non obbligheranno i Paesi Ue a far pagare i veicoli che utilizzano le loro strade. Tuttavia, se dovessero scegliere di farlo, i paesi dovranno seguire le nuove regole comunitarie. La risoluzione legislativa, in mancanza di emendamenti, è stata approvata senza votazione, secondo la procedura ordinaria per la seconda lettura.

PEDAGGI AL POSTO DEI BOLLI

L'obiettivo delle nuove regole è di spostare la tariffazione stradale da un modello basato sul tempo a un sistema basato sulla distanza o sui chilometri effettivi, per meglio riflettere i principi di "chi inquina paga" e "chi utilizza paga".

I deputati del Parlamento europeo hanno approvato l’eliminazione graduale delle cosiddette "vignette" (tariffazione stradale basata sul tempo) da parte degli Stati membri per i veicoli pesanti (camion, autocarri e autobus) in tutta la rete centrale TEN-T, entro otto anni dall'entrata in vigore della direttiva, e l’inizio dell’applicazione di pedaggi (tariffazione basata sulla distanza). Tuttavia, i Paesi Ue saranno ancora in grado di mantenere i bolli per parti specifiche di tale rete, ma solo in casi debitamente giustificati in cui la nuova modalità di tariffazione sarebbe sproporzionata rispetto alle entrate previste con il sistema precedente.

TARIFFE PIÙ ECOLOGICHE

Per incoraggiare un uso più ampio di veicoli più rispettosi dell'ambiente, a decorrere dal 2026 i Paesi UE dovranno differenziare gli oneri per l’infrastruttura e i diritti di utenza di camion e autobus sulla base delle emissioni di CO2 e sulle prestazioni ambientali di furgoni e minibus. Dovranno anche ridurre considerevolmente la tariffazione stradale per i veicoli a zero o basse emissioni.

TASSAZIONE DI FURGONI E AUTO

Le nuove regole prevedono anche che le vignette saranno valide per periodi più brevi (un giorno, una settimana o 10 giorni) e avranno dei limiti sui costi imponibili alle autovetture, per garantire che i conducenti occasionali provenienti da altri paesi dell'Ue ricevano un trattamento equo. I Paesi Ue che vogliono far pagare i veicoli più leggeri, come i furgoni, i minibus e le autovetture, potranno ancora scegliere tra i sistemi di pedaggio o le vignette.

MAGGIORE TRASPARENZA

Tre anni dopo l'entrata in vigore della direttiva, i Paesi Ue dovranno riportare pubblicamente le informazioni relative ai pedaggi, ai diritti d'utenza imposti sul loro territorio e al loro utilizzo. I parlamentari europei hanno chiesto che le entrate generate da questi oneri dovranno contribuire al trasporto sostenibile, alle infrastrutture e alla mobilità. "L'eliminazione del bollo per i veicoli pesanti uniformerà un sistema che, ad oggi, è eccessivamente frammentato. Incoraggeremo il mondo dei trasporti a utilizzare veicoli più puliti. Sono molto soddisfatto di aver ottenuto l'introduzione del bollo da un giorno per tutti i veicoli in circolazione, che permetterà ai viaggiatori in transito di pagare un prezzo equo per il proprio viaggio. Si tratta di uno sviluppo positivo anche per il turismo, perché garantisce che i viaggiatori non siano penalizzati", ha commentato il relatore Giuseppe Ferrandino (S&D, IT). Le regole entreranno in vigore 20 giorni dopo la pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell'Unione europea. I Paesi UE disporranno di due anni di tempo per recepire l’aggiornamento della direttiva.