Energia25 Maggio 2023 16:36

Cosa ha detto Arera su povertà energetica, bonus sociali e gestione dei rifiuti urbani

Sulla povertà energetica emerge una “difficoltà” nell’identificare una definizione univoca ed esaustiva del concetto ma il passaggio all’automatismo “ha determinato per le forniture energetiche un significativo aumento della platea dei beneficiari (nuclei famigliari) che, nel 2021, sono stati poco meno di 2,5 milioni per il bonus elettrico e poco più di 1,5 milioni per quello gas (registrando un incremento, rispettivamente, del 208,9% e del 182,7% rispetto al 2020, ultimo anno di applicazione del meccanismo cd. “a domanda”) e che, nel 2022, sono ulteriormente aumentati, rispettivamente, a oltre 3,7 e 2,4 milioni di nuclei familiari”. Per l’anno 2023, “si può stimare un ulteriore incremento dei beneficiari dei bonus sociali elettrico e gas, che potrebbero ammontare a circa 5 milioni di nuclei familiari”. È quanto emerge dalla memoria di Arera depositata presso le commissioni Ambiente e Attivitià produttive della Camera dopo l’audizione del 23 maggio su povertà energetica, bonus sociali e tariffe del servizio di gestione dei rifiuti urbani.

Sul secondo punto, Arera ha sottolineato come “a differenza dei distributori e dei venditori di energia elettrica e di gas naturale, i gestori idrici non sono ab origine accreditati al SII” e per questo “l’individuazione dell’utenza idrica, cui applicare automaticamente il bonus sociale idrico, presenta maggiori complessità e criticità rispetto al riconoscimento dei bonus energetici alle forniture individuali”.

“Allo stato, secondo i dati acquisiti da Acquirente unico, risultano accreditati al SII 668 gestori idrici su un totale di circa 1.700 soggetti presenti nell’Anagrafica territoriale del servizio idrico integrato dell’Autorità (ATID) che svolgono il servizio di acquedotto-distribuzione – si legge nella memoria -; i gestori accreditati servono circa il 90% della popolazione nazionale. L’Autorità ha provveduto e sta provvedendo ad una continua attività di sollecitazione dei gestori idrici, anche attraverso le loro associazioni, per il necessario accreditamento al SII ai fini del riconoscimento del bonus sociale idrico agli aventi diritto. Alla problematica sopra descritta, si aggiungono quelle inerenti agli adempimenti in tema di trattamento dei dati personali funzionali alle attività di individuazione delle utenze idriche cui applicare la relativa agevolazione tariffaria, nonché alle connesse attività di liquidazione della medesima. Tali adempimenti coinvolgono tutti i gestori idrici, in qualità di responsabili del trattamento”.

L’ultimo punto infine, ha riguardato la “Tariffazione dei rifiuti, con particolare riferimento agli impianti ‘minimi’”. Arera ha sottolineato nella memoria che “la disciplina degli impianti “minimi” (che, come anticipato, prevede forme di regolazione tariffaria per il riconoscimento dei costi efficienti di gestione e di investimento) configura, dunque, un istituto regolatorio inerente all’ambito tariffario, che ha la funzione di ridurre il potere di mercato dei gestori di impianti in situazioni in cui vi sia uno stabile eccesso di domanda e un limitato numero di operatori, contenendo gli effetti negativi per l’utente dell’assenza di concorrenza ni alcuni contesti regionali. Nel delineare la citata disciplina l’Autorità non ha, quindi, inteso svolgere alcuna delle funzioni di programmazione che la legge affida ai diversi livelli istituzionali (e, in particolare, alle regioni), demandando al competente livello territoriale la decisione in ordine all’individuazione (o meno) degli impianti “minimi” da assoggettare alla regolazione”.

LA MEMORIA