News28 Ottobre 2022 11:32

Condono fiscale, partite 13 mln di cartelle 5 giorni prima giuramento Meloni. Da statistica il 56% sono errate. Per la Comm. Vigilanza si tratta di un illecito. Il documento

Il Centro Destra annuncia il saldo e stralcio delle cartelle esattoriali e immediatamente dopo l'annuncio e pochi giorni prima del giuramento del Governo Meloni al Quirinale, da quanto apprende AGEEI partono circa 9 milioni di cartelle esattoriali di cui la metà - da statistiche e da quanto emerge dalla Commissione Vigilanza del Parlamento - sono errate.

Le cartelle sono partite intorno al 17 ottobre, circa 5 giorni prima che Giorgia Meloni salisse al Colle da Sergio Mattarella e giurasse.

Nonostante fosse intenzione manifesta del neo governo di intervenire sulle cartelle esattoriali arretrate con tutti gli importi inferiori a mille euro e che ingolfano gli uffici del Fisco senza contribuire in maniera determinante a nuove entrate.

Si tratterebbe - si ipotizza - di una maxi sanatoria che prevede che tutte le cartelle da mille a 2.500 euro vengano pagate soltanto per il 20% e stralciate per il restante 80% mentre, qualora ci fossero importi superiori, andrebbe pagata l'intera cifra con una penale del 5% da pagare a rate nell'arco di 10 anni. Senza tutte le sanzioni e gli interessi. Se, invece, la cartella esattoriale non fosse stata inviata, il governo ha in mente il 5+5: sanzione forfettaria del 5% e una rateizzazione di cinque anni.

Ma nella lettera di accompagno delle cartelle, è scritto che occorre pagare entro sessanta giorni. Altrimenti: sanzione.

L'allarme lo aveva lanciato già i primi di ottobre Federcontribuenti: "durante il periodo di sospensione Covid e fino al 31/12/2021, si sono accumulate 26 milioni di cartelle esattoriali, di cui 13 milioni già preparate e 7 milioni inviate alla notifica entro il 31/7/2022. Con la ripresa delle notifiche, ci saranno 13 milioni di cartelle da notificare entro la fine del 2022 e l’inizio del 2023. A queste vanno aggiunte 2,5/3 milioni di cartelle che Agenzia delle Entrate e altri Enti affideranno ad Agenzia delle Entrate Riscossione entro il 2022“.

Ma non è tutto: il presidente Marco Paccagnella aveva spiegato anche che oltre la metà - da statistica - sono sbagliate: ”possiamo fare riferimento alle statistiche degli ultimi 5 anni. Le cartelle esattoriali errate, ovvero le cosiddette ‘cartelle pazze’, sono circa il 56% delle emissioni.

A marzo scorso invece, era stato il Parlamento stesso in pieno governo Draghi – nello specifico la commissione Vigilanza – a denunciare con forza il problema delle cartelle sbagliate causato - emerge dall'indagine conoscitiva Digitalizzazione e interoperabilità delle banche dati fiscali, approvata dalla commissione parlamentare di Vigilanza sull'anagrafe tributaria - dalla mancanza di "interoperatività" delle banche dati della PA.

Ma l'errore, secondo la commissione Vigilanza, si traduce in un vero e proprio illecito in quanto - scrive - in questo modo si viola il principio dello “once only”, già previsto dalle leggi secondo il quale la Pa non può chiedere un documento che dovrebbe avere già. Un principio che, nonostante sia stato "condiviso pressoché unanimemente, dalle categorie professionali e produttive" finora è stato "largamente disatteso, nonostante i reiterati tentativi del legislatore di imporne l'applicazione", si legge.

https://www.camera.it/leg18/1079?idLegislatura=18&tipologia=indag&sottotipologia=c31_banche_dati&anno=2022&mese=01&giorno=12&idCommissione=31&numero=0020&file=indice_stenografico

https://www.senato.it/service/PDF/PDFServer/BGT/1330874.pdf

Qui di seguito AGEEI pubblica il documento conclusivo della commissione Vigilanza:

DOCUMENTO CONCLUSIVO COMMISSIONE VIGILANZA XVII 12 GENNAIO

Gli errori principali sono: 

  • Decadenza e prescrizione del tributo e/o emissione di cartelle per tributi già pagati: circa 30%; 
  • Imposte annullate da decisioni dei giudici tributari: circa 12%; 
  • Tasse automobilistiche annullate dai Giudici di Pace: circa 8%;
  • Tassa dei rifiuti su immobili locarti richiesta al proprietario invece che al conduttore: circa 4%; 
  • Tassazione separata calcolata in modo non corretto: circa 2%”.

Nonostante questo, pochi giorni prima del governo intenzionato a fare il cosiddetto 'condono fiscale', qualcuno ha corso per inviare cartelle ad oltre 9 milioni di imprese e italiani.