Politica27 Marzo 2022 21:09

Cingolani: Serve price cap europeo, agenda Pnrr confermata per ora. Per il momento nessun problema di carenza alimentare

"Importiamo il 40% di gas dalla Russia, 29 mld di mc nell'ultimo anno e la prima cosa da fare è sostituirlo. Il vantaggio italiano è quello di avere 5 gasdotti" e ciò consente di avere "una più facile diversificazione. Poi occorre aumentare il Gnl: stiamo lavorando in maniera intensa per due nuovi rigassificatori galleggianto e per aumentare le importazioni soprattutto dall'Africa". Lo ha detto il ministro della Transizione ecologica Roberto Cingolani parlando a Rai 3 a 'Che tempo che fa'. "L'Unica vera emergenza è il prossimo anno - ha aggiunto il ministro spiegando che per quest'anno non ci saranno problemi -. Dovremo fare gli stoccaggi" per il prossimo anno "il prima possibile. Nel frattempo abbiamo accelerato le rinnovabili e dobbiamo accelerare il risparmio energetico".

In precedenza il ministro era tornato sulla speculazione nell'energia di questi giorni che, ha detto il ministro, "parte dal gas", mentre "nei nostri gasdotti abbiamo una wuantità leggermente superiore a quella di un anno fa. Un anno fa per gli stoccaggi si pagavano 2 miliardi, oggi 10. Non sono piccoli problemi, ma è un problema globale, dobbiamo capire come funziona il mercato e fare dei correttivi, abbiamo proposto il prezzo unico europeo per il gas". Su questo punto "la Commissione dovrà fare una sintesi e trovare un compromesso" tra esigenze tra Nord e Sud Europa. "Molti paesi sono convinti che serva un price cup".

In ogni caso, ha precisato Cingolani "l'Italia grazie ai diversi gasdotti è meno dipendente dalla rigassificazione a moi sara sufficiente aggiungere 2 navi mentre per altri paesi sarà più complesso".

Per quanto riguarda il futuro, "a breve temine fino al 2030 i nostri impegni di decarbonizzazione" sono confermati, ha affermato il ministro "se non ci saranno ulteriori problemi" originati dall'attuale situazione di crisi. "Dobbiamo accelerare sulle rinnovabili e sostituire il gas russo - ha aggiunto -. Il futuro più lontano dopo il 2030 va riprogettato. Negl ultimi anni non abbiamo diversificato l'energy mix. Dovremo rivedere alcuni criteri tecnologici ma certamente non mancheremo l'obiettivo della decarbonizzazione al 2030".

Dal punto di vista alimentare, ha concluso Cingolani, "nell'imminente possiamo superare questo momento di carenza. Sono state messe in piedi delle modifiche a livello europeo" ad esempio "si è deciso di derogare al riposo dei terreni europei che non dovrebbe influire sullo stato di salute dei terreni stessi. Al momento Europa e Italia stanno controllando la situazione". Insomma, ha chiuso il ministro "non perderemo un giorno" per portare avanti i piani di decarbonizzazione e del Pnrr "ma la condizione base è che la situazione non peggiori al massimo sostuitremo la stessa quantità che ci da la Russia e tutto sommato potremo trasformare la crisi in una opportunità".