Energia16 Settembre 2022 16:37

Cingolani: Decreto Energy release con tetto a 210 euro al MWh. Studiamo qualcosa di simile per il gas. Chiesto a Snam più stoccaggio, nel 2024 nessuna dipendenza da gas russo

“Siamo leggerete in anticipo sulla discussione europea" per quanto riguarda il disaccoppiamento tra i prezzi del gas e dell’elettricità. "Ieri ho firmato il decreto ministeriale energy release che dedica 18 terawattora con la mediazione del Gse alle categorie industriali interrompibile energivori a un prezzo controllato di 210 euro al MWh rispetto agli attuali 450. Quindi meno della metà. Verrà assegnato con aste grazie al lavoro integerrimo del Gse che ci sta aiutando moltissimo e speriamo possa alleviare il costo degli energivori. Qualcosa di simile lo stiamo studiando sul gas ma vedremo nei prossimi giorni. La Commissione si è pronunciata su un costo di 180 euro al MWh per le rinnovabili e saremo pronti ad adeguarci a un prezzo più basso come è ovvio”. Lo ha detto il ministro della Transizione ecologica Roberto Cingolani in conferenza stampa al termine del Consiglio dei ministri. Per quanto riguarda i razionamenti di luce e gas “vorrei chiarire che un conto sono le quantità e un conto i prezzi. Sulle quantità il lavoro del governo ci ha messo in sicurezza. Oggi abbiamo gli stoccaggi all’86,7%, in anticipo” rispetto a quanto previsto con l’Ue del 90% a fine ottobre. “Oggi ho firmato una lettera con l'incarico a Snam di andare un po’ oltre, se riuscissimo ad arrivare a 92-93 avremo maggiore flessibilità nei momenti di massimo assorbimento invernale sperando che non ci sia bisogno". Mentre sui risparmi “abbiamo fatto un piano prima che che venisse fuori la proposta Ue e il nostro piano iniziale aveva già numeri com,patibili con il 15% volontario e il 7% obbligatorio dell’Ue. Dopodiché abbiamo il piano di diversificazione, per il secondo semestre del 2022 sono circa 7,5 mld di mc addizionali, stimato un risparmio 2,6-3 su questa frazione di anno e possiamo dire che a oggi abbiamo dimezzato la dipendenza dal gas russo”, ha spiegato Cingolani aggiungendo che per l'inverno del ‘24 “non avremo dipendenza russa ma abbiamo bisogno dei due rigassificatori”.