News13 Marzo 2024 11:54

Case green, Sileoni (Fabi): banche pronte, ma nuovo Parlamento Ue può correggere norme

“Le banche italiane sono pronte alla sfida imposta dalla direttiva europea sull’efficientamento energetico del patrimonio immobiliare. La maggior parte dei gruppi bancari offre, già da alcuni anni, mutui per le case green sia per acquisto di nuovi immobili di classe energetica A, B o C sia per la riqualificazione di edifici o appartamenti già esistenti. I tassi d’interesse praticati per questo tipo di operazioni vanno dal 2% al 3% e sono di fatto la metà rispetto all’attuale media di mercato che è tra il 4% e il 5%. Si tratta di prestiti a tasso fisso fino a 30 anni che, nel caso di ristrutturazioni, se le condizioni lo consentono, possono aggiungersi a finanziamenti già attivi, quelli cosiddetti in essere”. Lo ha detto il segretario generale della Fabi, Lando Maria Sileoni, durante la trasmissione Mattino Cinque News in onda su Canale 5, condotta da Francesco Vecchi. “Dal punto di vista politico, questa direttiva conferma che l’Europa viaggia a due velocità: se, infatti, i Paesi del Nord, come Svezia, Finlandia, Olanda o Danimarca hanno un patrimonio immobiliare già in buona parte in linea con i nuovi parametri energetici, altri, come Italia, Spagna, Grecia e Portogallo, hanno edifici molto più vecchi e quindi l’adeguamento risulta decisamente più costoso. Per le famiglie italiane si stima una media, per ciascun immobile da ristrutturare e da riqualificare, da 20mila a 55mila euro. I partiti italiani che fanno parte della maggioranza di governo si sono opposti alla direttiva e il nuovo Parlamento europeo da giugno potrà intervenire per correggerla, mentre il governo italiano ha due anni di tempo per recepire le regole sulle case green, adattandole alle nostre esigenza, ma comunque senza stravolgerle” ha aggiunto Sileoni.