Energia18 Gennaio 2023 11:34

Carburanti, ecco il vero prezzo che si potrebbe pagare da quotazioni Platt’s. Tutto in mano a discrezione privati USA senza controllo Ue. Ma Italia può agire su Iva

Di chi è la responsabilità dell'aumento del prezzo del diesel e della benzina? I gestori? In realtà rischiano di essere vittime delle speculazioni così come lo sono i consumatori.

E' quanto emerge dall'analisi delle quotazioni Platt's dei giorni passati che AGEEI ha potuto visionare.

E c'è chi decide il prezzo in base ai propri interessi senza che nessuno, in Europa, svolga azione di controllo.

Come dire: carta canta. Il Diesel dovrebbe costare 1,86 al litro contro gli oltre due euro del costo del prodotto servito attuale. Ma non solo: potrebbe scendere a 1,60 al litro semplicemente intervenendo sull'Iva.

Prima di tutto è necessario precisare che i derivati petroliferi quali il Diesel e la Benzina sono commodities quotate in tempo reale su mercati finanziari, e dunque attraverso i rispettivi futures è fornita un’indicazione puntuale dell’andamento del mercato.

Un riferimento giornaliero importante è il valore di questi futures alle 16.30 orario di Londra, valori che rappresentano i cosiddetti assessment e settlement in Dollari americani.

E’ importante notare che la rispettiva quotazione giornaliera di riferimento del Diesel (10 ppm ULSD) e Benzina (Prem Unl 10ppm) non è il valore del future di riferimento delle 16.30 ma un valore indicato dall’azienda americana S&P Global che esprime i valori di riferimento del Diesel, della Benzina e di altre commodities derivati del greggio sulla base di ricerche di mercato giornaliere con controparti dei rispettivi settori di riferimento. In sostanza viene domandato ad alcune aziende private, i valori di riferimento dei contratti commerciali con i quali si scambiano queste commodities. Come peraltro viene dichiarato sullo stesso sito dell’azienda S&P Global “Customers worldwide depend on S&P Global’s data”.

https://www.spglobal.com/en/who-we-are/our-history#fourth

Ciò che bisognerebbe domandarsi è se esistono commissioni di vigilanza – in Europa – che abbiano mai indagato sul processo discrezionale di formazione dei prezzi dei derivati petroliferi indicati da S&P Global.

Il valore dei futures come pertanto detto, è un’indicazione molto importante dell’andamento giornaliero dei prezzi base di riferimento ma purtroppo – come spesso accade - tale andamento è caratterizzato da forti speculazioni finanziarie che non rispecchiano il valore reale degli scambi commerciali di prodotti nel commercio tra controparti.

Il Diesel e la Benzina essendo derivati del Petrolio, vengono prodotti in Raffinerie locali o alternativamente importati da distributori che li acquistano presso altre Raffinerie quando le produzioni non sono sufficienti a soddisfare la domanda.


Il prezzo base del prodotto (Diesel e Benzina) per il Sud Europa è dato dunque dal valore giornaliero pubblicato da S&P Global’s in Dollari Americani. Tali valori di riferimento si possono trovare sulla rivista di S&P Global, PLATTS European Marketscan, CIF MED (Genova-Lavera) riservata agli abbonati.

Questi valori di riferimento del Diesel e della Benzina sono successivamente convertiti in Euro al cambio ufficiale Euro-Dollaro (European Central Bank) dello stesso giorno di pubblicazione.
“su questo aspetto bisognerebbe domandarsi: come mai una commodity che è prodotta in una raffineria europea, con greggio non americano deve essere quotata in Dollari americani e questa valuta di riferimento è anche espressa negli scambi commerciali e contratti tra compagnie private quando le materie prime di questi prodotti ed gli stessi prodotti non toccano il territorio americano? ”.

Il prezzo del carburante, ad esempio acquistato da un fornitore in una raffineria europea, esprime il valore di riferimento del PLATT’S oltre il Premio o lo Sconto sulla base PLATT’S di riferimento che il produttore applica al proprio cliente. Se un cliente, acquista regolarmente con un contratto da un produttore ad esempio 36 milioni di Litri ogni mese (circa 30 mila tonnellate) è probabile che il produttore applicherà nel contratto di fornitura un premio sulla quotazione di riferimento PLATT’S, che in questa esemplificazione consideriamo prudenzialmente in 5 euro per 1.000 Litri (quotazione FOB Raffineria).

Gli altri costi che supporta il fornitore/distributore sono:
➔I costi di logistica primaria. Questi possono essere i costi supportati per trasportare il prodotto via mare da una raffineria europea al deposito fiscale marittimo oppure da una raffineria nazionale al deposito fiscale di stoccaggio. Per questa esemplificazione, assumiamo un costo di trasporto marittimo prudenziale pari a 20 eur per 1.000 Litri.
➔I costi di stoccaggio. Lo stoccaggio e la movimentazione del prodotto all’interno di un deposito fiscale marittimo ha un costo medio in Italia pari a circa 10 eur per 1.000 litri servizi inclusi.
➔I costi di miscelazione di biocarburante e del biocarburante. Il costo del biocarburante è uno delle componenti di costo più rilevanti. Secondo quanto indicato dal DM 10 ottobre 2014, art.3, C3, che riprende la normativa europea, l’obbligo complessivo di miscelazione del carburante con il biocarburante è pari al 10%. Sistema normativo molto complesso in quanto il 7,5% di questo biocarburante può essere miscelato fisicamente dal fornitore che ne è obbligato prima dell’immissione in consumo sul territorio italiano mentre per il restante 2,5% il fornitore è obbligato ad acquistare certificati “green” messi a disposizione da produttori di Biometano ed altri Biocarburanti avanzati. Il costo del biocarburante in questo periodo è stimato in 55 Eur per 1.000 Litri. “bisogna considerare che le materie prime per la produzione di biocarburanti hanno subìto negli ultimi due anni un notevole incremento e che tali materie prime sono importate con una evidente scarsità di produzioni a copertura dell’intera filiera sul territorio italiano”
➔I costi di scorte d’obbligo. Anche questa normativa riprende una normativa europea ed è questo un obbligo che ricade sempre sul fornitore/distributore che stocca il prodotto presso depositi fiscali sul territorio italiano. Stimiamo questo costo prudenzialmente in circa 2,5 Eur per 1.000 Litri.
➔I costi di Logistica secondaria. Si riferiscono ai costi di trasporto dalla raffineria o dal deposito fiscale marittimo alle stazioni di servizio. Considerando prudenzialmente un raggio di 200 Km dal deposito fiscale marittimo o dalla raffineria, consideriamo questo costo pari a 14 Eur per 1.000 Litri.
➔I Costi Commerciali, di struttura ed il margine del fornitore Stimiamo questo costo prudenzialmente in circa 20 Eur per 1.000 Litri considerando che questo fornitore svolge anche la consegna del prodotto alla stazione di servizio.
➔Le accise. Sono determinate dal governo. In Italia sul Diesel Autotrazione pari a 617,4 Eur per 1.000 Litri.
➔L’IVA. Sul Diesel Autotrazione è pari al 22%.
➔Il margine della stazione di servizio. Il gestore acquista dal fornitore e vende al consumatore finale. Assumiamo per questo esempio un margine del gestore comprensivo dei suoi costi pari a 50 Euro ogni 1.000 Litri.

ESEMPIO QUOTAZIONE DIESEL AUTOTRAZIONE 13 GENNAIO 2023

Quotazione S&P GLOBAL PLATT’S del giorno 12 gennaio 2023, 10ppm ULSD High CIF Med (Genova Lavera): 939 dollari americani per tonnellata
Conversione del S&P GLOBAL PLATT’S in EURO (cambio ufficiale EUR / USD, del 12 gennaio 2023): 1,0772
PLATT’S in EURO TONNALLATA = 939 / 1,0772 = 871,7044
Conversione del PLATT’S EURO TONNELLATA in EURO LITRO (Densità Standard
Gasolio pari a 0,8450) = 871,7044 x 0,8450 = 736,59 per 1.000 Litri
Le ACCISE = 617,4 euro per 1.000 Litri
Platt’s di riferimento in Euro per 1.000 Litri (con Accise, senza Costi e senza IVA):
1.353,99

Platt’s di riferimento in Euro per Litro (con Accise, senza Costi e senza IVA): 1,35399

Premio sul prodotto = 5 eur per 1.000 Litri
Costi di Logistica Primaria = 20 eur per 1.000 Litri
I costi di stoccaggio/hedging = 10 eur per 1.000 Litri
I costi di addittivazione i biocarburante = 55 eur per 1.000 Litri
I costi di scorte d’obbligo = 2,5 eur per 1.000 Litri
I costi di Logistica secondaria = 14 eur per 1.000 Litri
I Costi Commerciali, di struttura ed il margine del fornitore = 20 eur per 1.000 Litri Il margine della stazione di servizio = 50 eur per 1.000 Litri
Totale Costi e Margini della catena distributiva: 176,5 per 1.000 Litri
Totale Costi e Margini della catena distributiva: 0,1765 per Litro
L’IVA 22% = 336,7078 per 1.000 Litri = 0,3367078 per Litro
Totale Platt’s 12 Gennaio 2023 + Costi e Margini e della catena distributiva=
1.353,99 + 176,5 = 1.530,49 per 1.000 Litri = 1,53049 per Litro


PREZZO ALLA POMPA DI RIFERIMENTO per gli ITALIANI del giorno 13
gennaio 2023 Diesel Autotrazione = 1,53049 + 0,3367078 = 1,8672


ESEMPIO QUOTAZIONE DEL DIESEL AUTOTRAZIONE 17 GENNAIO 2023

Quotazione S&P GLOBAL PLATT’S del giorno 16 gennaio 2023, 10ppm ULSD High CIF Med (Genova Lavera): 952 dollari americani per tonnellata
Conversione del S&P GLOBAL PLATT’S in EURO (cambio ufficiale EUR / USD, del 12 gennaio 2023): 1,0812
PLATT’S in EURO TONNALLATA = 952 / 1,0812 = 880,5031
Conversione del PLATT’S EURO TONNELLATA in EURO LITRO (Densità Standard
Gasolio pari a 0,8450) = 880,5031 x 0,8450 = 744,0251
Le ACCISE = 617,4 per 1.000 Litri
Platt’s di riferimento in Euro per 1.000 Litri (con Accise, senza Costi e senza IVA):
1.361,4251
::::::::::
Premio sul prodotto = 5 eur per 1.000 Litri
Costi di Logistica Primaria = 20 eur per 1.000 Litri
I costi di stoccaggio/hedging = 10 eur per 1.000 Litri
I costi di addittivazione i biocarburante = 55 eur per 1.000 Litri
I costi di scorte d’obbligo = 2,5 eur per 1.000 Litri
I costi di Logistica secondaria = 14 eur per 1.000 Litri
I Costi Commerciali, di struttura ed il margine del fornitore = 20 eur per 1.000 Litri Il margine della stazione di servizio = 50 eur per 1.000 Litri
Totale Costi e Margini della catena distributiva: 176,5 per 1.000 Litri
Totale Costi e Margini della catena distributiva: 0,1765 per Litro
L’IVA 22% = 338,3435 per 1.000 Litri = 0,3383435 per Litro
Platt’s di riferimento in Euro per Litro (con Accise, senza Costi e senza IVA):
1,3614251
Totale Platt’s 16 Gennaio 2023 + Costi e Margini e della catena distributiva=
1.361,42 + 176,5 = 1.537,92 per 1.000 Litri = 1,53792 per Litro

PREZZO ALLA POMPA DI RIFERIMENTO per gli ITALIANI del giorno 17
gennaio 2023 Diesel Autotrazione = 1,53792 + 0,3383435 = 1,8763

Considerazioni

Le misure che il governo potrebbe studiare sono le seguenti:

  • La riduzione dell’IVA (e non delle Accise) dal 22% (o 10% per i carburanti agevolati quali ad esempio il diesel agricolo) al 5%. Ciò con l’obiettivo primario di ridurre drasticamente l’evasione fiscale ed anche il prezzo dei carburanti che tuttavia è costantemente influenzato dall’andamento dei mercati finanziari.
  • Incentivare fiscalmente nuove produzioni di Biocarburanti sul territorio italiano
  • Aprire tavoli di lavoro con l’Europa sui seguenti aspetti:

- Price Cap PLATT’S Diesel - Benzina
- Attento monitoraggio dell’andamento dei futures e dei mercati finanziari.
- I futures sono strumenti finanziari che dovrebbero essere utilizzati dai fornitori e distributori per la minimizzazione del rischio prezzo e rischio valuta. Ovvero la copertura del rischio dall’acquisto della commodity presso le raffinerie sino allo stoccaggio ed alla distribuzione sul mercato nazionale.
- Attento monitoraggio sugli aspetti discrezionali di formazione del prezzo giornaliero S&P Global PLATT’S mediante l’istituzione di commissioni di vigilanza.
- Attento monitoraggio sui Costi della filiera.
- Studio di una normativa che regoli le transazioni del settore in Euro per compravendite ed origini delle materie prime e derivati in area Euro.
- Garantire da parte delle competenti istituzioni ai soggetti obbligati la vendita dei certificati green a prezzi determinati per calmierare i prezzi dei biocarburanti. (scelta tra acquisto del certificato green e la miscelazione fisica del prodotto); - Creazione di piattaforme finanziarie efficienti di scambio certificati.
- Imporre a tutti i depositi fiscali marittimi il servizio di miscelazione dei biocarburanti.

Intanto lo sciopero dei distributori di carburanti proclamato per il 25 e 26 gennaio 2023 resta confermato dopo l'incontro del 17 gennaio tra governo e rappresentanti di categoria. Ma si tratta ancora, nuovo incontro il 19 gennaio.

I gestori delle stazioni di servizio sono infatti contrari alla misura (contenuta nel decreto legge Trasparenza o Carburanti in vigore dal 15 gennaio 2023) che obbliga l'esposizione del prezzo medio nazionale accanto a quello praticato dal distributore. La nuova norma prevede pesanti sanzioni per i trasgressori, tra cui la chiusura dell'impianto fino a 90 giorni. Fondamentale, tra le richieste dei gestori, la diminuzione delle sanzioni.

Tra le richieste e probabili ipotesi di compromesso potrebbe figurare la proposta di pubblicare il prezzo medio nazionale non su un cartello ma su una piattaforma web e un codice QR.

Decreto carburanti, ecco il testo bollinato e tutte le misure

Era già stato scritto:

Carogasolio, secondo quotazioni Platts dovrebbe costare 1,60 euro/litro. E con 1,85 ci guadagnerebbero tutti. Ecco perché