Energia27 Marzo 2024 16:04

Bollette luce, Besseghini: Dalla seconda metà del 2023 il mercato tutelato è tornato a essere più conveniente del libero

Se nel secondo trimestre del 2023 il prezzo dell’energia medio ponderato sui vari profili di mercato è stato di 36,62 centesimi di euro per kWh con un calo rispetto alla prima parte dell’anno di circa il 10% (“ il prezzo risulta di 38,78 euro al kWh nel 2023 rispetto 36,43 del 2022 un incremento riconducibile al fatto che l’andamento dei prezzi soprattuto per la tutela ha avuto una crescita e poi una diminuzione nella seconda parte dell’anno”), i differenziali tra le due principali categorie di mercato e cioè libero e di maggior tutela, nella seconda metà del 2023 evidenzia come “il mercato di maggior tutela è tornato a essere più basso, il prezzo medio risulta pari a 28 centesimi di euro al kWh contro i 39,18 del mercato libero e questo è da ricondursi alla crescita dei prezzi del mercato libero e al contemporaneo crollo di quelli del mercato tutelato”. Così il presidente di Arera Stefano Besseghini nel corso dell’audizione in Commissione Attività produttive di oggi alla Camera. Il differenziale, ha detto Besseghini “è ascrivibile principalmente alla componente energia che nel secondo semestre del 2023 è salita del 4,5%rispetto al primo semestre nel mercato libero ed è scesa del 59% nel servizio di maggior tutela. Quindi di fatto la maggior convenienza del mercato libero rispetto alla maggior tutela è rimasta elevata fino al primo trimestre del 2023 e poi si è fortemente ridotta nella seconda parte”, ha detto il presidente di Arera.

Per il 2024, invece, la spesa unitaria stimata per i clienti che hanno cambiato fornitore a dicembre 2023 “vede il mercato libero su un valore di circa 38 centesimi di euro al kWh mentre per i clienti di maggior tutela siamo sui 33 centesimi di euro”, ha precisato Besseghini che ha ricordato come domani arriverà l’ultima indicazione della componente energia del mercato tutelato “poi continueremo a dare le indicazioni per la tutela, relativamente al fatto che la tutela fino allo svolgimento delle aste diventa il meccanismo di copertura per i cosiddetti ‘vulnerabili’”, ha precisato.

Il presidente di Arera nel corso dell’audizione si è poi detto dubbioso sulla creazione di un modello universale per garantire il rientro del cliente nel servizio di tutela perché “finirebbe per incidere sull’operatività di questo meccanismo e nel breve periodo possiamo facilmente immaginare un allungamento dei tempi per rendere compatibile il meccanismo del modello universale con quello dei venditori”. Mentre per quanto riguarda l’ipotesi di un intervento normativo “volto a far transitare automaticamente nel servizio a tutele graduali i clienti identificati come vulnerabili va detto che pur essendo tale passaggio tecnicamente possibile comporterebbe una modifica per la totalità di tali clienti, e un passaggio da un profilo di tutela a essi riconosciuto e di estensione alle condizioni del tutela graduali. Non necessariamente questo risponde alle esigenze di tutela di tali clienti”, ha detto Besseghini che ha invece suggerito di riconoscere la facoltà di opzione fra il rientro nel servizio di vulnerabilità o il mantenimento del servizio a tutele graduali”, ha poi concluso ricordando che comunque, a livello generale, si sta vedendo un trend di “diminuzione del grado di concentrazione del mercato energetico” rispetto al 2022.