Politica25 Maggio 2023 13:39

Balneari, interrogazione Gasparri (FI Senato): su incameramento Agenzia demanio Toscana e Umbria

Atto Senato

Interrogazione a risposta orale 3-00459

presentata da

MAURIZIO GASPARRI
martedì 23 maggio 2023, seduta n.070

GASPARRI - Ai Ministri dell'economia e delle finanze e delle infrastrutture e dei trasporti. - Premesso che:

il tema delle concessioni balneari marittime è alquanto dibattuto;

sull'argomento l'ultima a pronunciarsi è stata la Corte di giustizia dell'Unione europea che ha sentenziato che le concessioni delle spiagge italiane ''non possono essere rinnovate automaticamente, ma devono essere oggetto di una procedura di selezione imparziale e trasparente";

la sentenza ha avuto un impatto notevole poiché il Governo italiano con il decreto-legge 29 dicembre 2022, n. 198 (milleproroghe), convertito, con modificazioni, dalla legge 24 febbraio 2023, n. 14, ha prorogato al 31 dicembre 2024 le concessioni esistenti e successivamente il Consiglio di Stato, con sentenza del 1° marzo 2023, si è espresso in senso contrario a quanto disposto;

sulle spiagge italiane grava da tempo una procedura d'infrazione UE per violazione della cosiddetta direttiva Bolkestein (direttiva 2006/123/CE), sulla cui applicabilità o meno alle concessioni balneari si è molto dibattuto;

nell'ultima sentenza la Corte UE evidenzia che tale direttiva si applica a tutte le concessioni di occupazione del demanio marittimo ma che "il diritto dell'Unione non osta a che la scarsità delle risorse naturali e delle concessioni disponibili sia valutata combinando un approccio generale e astratto, a livello nazionale, e un approccio caso per caso, basato su un'analisi del territorio costiero del comune in questione. È necessario che i criteri adottati da uno Stato membro per valutare la scarsità delle risorse naturali utilizzabili si basino su parametri obiettivi, non discriminatori, trasparenti e proporzionati";

spetta a ciascuno Stato, dunque, valutare se all'interno del proprio territorio la "risorsa spiaggia" possa considerarsi scarsa o meno;

la linea tracciata dal Governo italiano fino ad oggi è stata chiara: attendere la verifica della mappatura;

a tal proposito si è istituito, presso il Dipartimento per il coordinamento amministrativo della Presidenza del Consiglio dei ministri, il tavolo tecnico consultivo sulle concessioni demaniali marittime con l'obiettivo di definire i criteri tecnici per la determinazione della sussistenza della scarsità della risorsa naturale disponibile, tenuto conto sia del dato complessivo nazionale sia di quello disaggregato a livello regionale;

nei giorni scorsi la direzione regionale Toscana e Umbria dell'Agenzia del demanio ha inviato ai Comuni delle lettere con le quali si comunicava la volontà di procedere all'attività di incameramento delle opere inamovibili di cui all'art. 49 del codice della navigazione (di cui al regio decreto 30 marzo 1942, n. 327, e successive modifiche), chiedendo che le pubbliche amministrazioni comunicassero agli attuali concessionari l'avvio dell'iter amministrativo;

alcuni Comuni hanno già iniziato a informare gli imprenditori balneari della circostanza e richiesto la relativa documentazione, mentre altri hanno sottolineato l'illegittimità della richiesta pervenuta loro;

tali lettere rappresentano un atto formale di avvio di una procedura di esproprio;

l'avvio di una procedura di incameramento prima della scadenza di una concessione si pone in contrasto con le vigenti norme giuridiche e con la giurisprudenza del Consiglio di Stato che afferma la possibilità di acquisizione solo al momento dell'effettivo termine della concessione: tale richiesta quindi appare ancora più anomala a fronte dell'incertezza in merito alla futura applicabilità della direttiva Bolkestein e quindi del reale termine di scadenza dei titoli;

tale iniziativa ha generato incertezza su quale debba essere il ruolo dei Comuni nella procedura nonché su quali iniziative essi debbano legittimamente intraprendere,

si chiede di sapere:

quali iniziative i Ministri in indirizzo intendano assumere, ciascuno per le parti di competenza, al fine di fornire un chiarimento rispetto all'iniziativa dell'Agenzia del demanio, con la quale essa ha intrapreso l'azione di incameramento in anticipo rispetto alla scadenza delle concessioni e in un clima generale di incertezza in merito alla stessa applicabilità della direttiva Bolkestein al caso italiano;

se intendano chiarire come mai l'Agenzia del demanio abbia posto in essere una tale iniziativa senza alcuna autorizzazione da parte della Capitaneria di porto, considerato che ai sensi di legge è infatti quest'ultima che può dare avvio alla commissione di incameramento.

(3-00459)