Politica26 Maggio 2022 14:56

Aumentare la tassazione sugli extraprofitti e allargare la platea. Le proposte dei sindacati sul Dl Aiuti

Aumentare la tassazione sugli extraprofitti o intervenire limitando i costi di energia elettrica e gas. Le parti sociali sono intervenute oggi in audizione presso le commissioni Bilancio e Finanze della Camera sul Dl Aiuti riguardante le politiche energetiche e la crisi ucraina e per quanto riguarda il capitolo energia, si sono dette soddisfatte degli interventi anche se ritengono si potesse fare di più soprattutto per quanto riguarda i bonus bollette. Mentre sul termovalorizzatore a Roma nessuna chiusura.

“Per affrontare l’impatto dell’impennata inflattiva e il peggioramento delle condizioni materiali di lavoratori e pensionati le misure hanno un respiro limitato dal punto di vista temporale e vanno integrate e potenziate nei prossimi mesi - ha detto Gianna Fracassi della Cgil -. I 200 euro e gli aiuti sulle bollette sono limitati e servirà uno strumento più importante per sostenere le fasce più deboli della popolazione. Positivo che per finanziare queste misure si sia ricorso a un aumento della tassazione sugli extraprofitti, riteniamo però che si possa fare di più ed estendere la platea dei soggetti. Credo che questo sia uno dei canali per recuperare risorse anche per un ampliamento delle misure sia in questo provvedimento che in altri”.

Per quanto riguarda invece il bonus energia, ha precisato Fracassi “tutto bene ma avevamo chiesto di allargare la soglia Isee” mentre per quanto concerne le misure a sostegno delle imprese “il provvedimento risente della sua natura emergenziale” e “ancora oggi riscontriamo che manca la condizionalità legata alla qualità e quantità dell’occupazione e soprattutto un vincolo legato maggiormente all’efficienza energetica e quindi alla riconversione”. Sul terreno delle politiche industriali, ha aggiunto l’esponente Cgil, “forse si potrebbe fare di più per accelerare la diffusione degli impianti rinnovabili sul versante residenziale”. Mentre “pensiamo che accelerare anche dal punto di vista burocratico le rinnovabili è importante”. Infine, per quanto riguarda i rifiuti a Roma “abbiamo chiesto che la scelta avvenga con un confronto con le parti sociali e tutti i soggetti che possono essere interessati da queste scelte, con un maggiore coerenza con gli obiettivi europei di economia circolare”, ha concluso Fracassi.

Discorso simile anche per Giulio Romani della Cisl: “La distribuzione delle risorse” del provvedimento “rappresenta un bel segnale ma non certo la soluzione dei problemi con cui ci troviamo a combattere e che lo shock inflattivo ha prodotto”. Sul bonus sociale energia tuttavia “rimane il limite Isee di 12 mila euro che limita molto l’accesso al bonus stesso e in più credo che si debba fare qualcosa per ridurre i prezzi di energia e gas perché apprezziamo l’aumento del prelievo degli extraprofitti ma se stiamo parlando di profitti che vengono generati da rendite di posizione e non da una oggettiva necessità di mercato il prelievo andrebbe aumentato. È bizzarro che si consenta un andamento dei prezzi di questo tipo per poi andarlo a tassare riconoscendo un fattore di non trasparenza, forse la via più facile sarebbe quella di trovare dei modi per abbassare i costi di energia e gas”, ha concluso l’esponente della Cisl.

“Crediamo che il Decreto sia importante perché posta 14 mld di euro a sostegno dell’economia italiana” e “giudichiamo positiva la scelta del decreto di aumentare fino al 25% la tassa sugli extraprofitti” che deve essere “propedeutica a un’estensione della tassazione a tutte le altre aziende che hanno avuto extraprofitti nel periodo della pandemia e non solo su quelle energetiche. Questo permetterebbe di avere risorse per continuare questa mole di sostegno”, ha aggiunto nel suo intervento Domenico Proietti della Uil. Sul bonus energia “gli interventi vanno nella giusta direzione ma occorre alzare la soglia Isee per non far rimanere fuori fasce di cittadini in difficoltà. Bene anche la scelta per la realizzazione del termovalorizzatore a Roma, ci dobbiamo assumere delle responsabilità per affrontare il problema”.

Infine il rappresentante della Ugl ha ricordato come la guerra tra Russia e Ucraina abbia “evidenziato che i costi delle materie prime e in campo energetico stanno crescendo in modo assurdo. È chiaro che c’è molta speculazione ma noi in questo momento dovremmo cercare di strutturare i costi dell’energia che ricadono su cittadini e imprese e che stanno portando a problemi grossi di competitività con l'estero e la sostenibilità delle aziende". Per questo, ha aggiunto, “serve una politica seria per quanto riguarda l’energia costituendo una distribuzione capillare creando delle piccole centrali elettriche alimentate a fonti rinnovabili in tutte le abitazioni perché questo comporterebbe la riduzione dei costi di condomini e abitazioni e dando una riserva di energia al paese”. Sui rifiuti e in particolare sul termovalorizzatore di Roma “crediamo che creare un impianto di questo tipo sia complicato e che l’analisi vada fatta a livello di singola regione, magari creando termovalorizzatori più piccoli distribuiti nella regione stessa”, ha concluso l’esponente della Ugl.

M5S: DA AUDIZIONI CISL, UIL E UGL PAROLE DISCUTIBILI SU INCENERITORI E SUPERBONUS. CON DIFFERENZIATA PIÙ POSTI DI LAVORO

"Durante le audizioni sul decreto Aiuti che si stanno svolgendo nelle commissioni Bilancio e Finanze, Ugl e Uil hanno perorato la causa dell'inceneritore di Roma. Ugl propone addirittura di realizzarne diversi, anche se più piccoli. L'intervento dei sindacati in questione ci sembra molto discutibile nel merito, considerando peraltro che la filiera della raccolta differenziata, del riuso e del riciclo porta molti più posti di lavoro rispetto a quelli di un inceneritore e dai sindacati ci aspetteremmo una valutazione su questo profilo specifico". Lo dichiarano in una nota le deputate e i deputati M5S della commissione Finanze. "Da parte sua la Cisl, nel prendere posizione sul Superbonus 110%, ha sostenuto che i fondi per finanziarlo potrebbero essere utilizzati meglio, appoggiandosi alla tesi trita e ritrita di una presunta schiera di approfittatori degli incentivi edilizi", proseguono. "Ci auguriamo che il dibattito sul decreto Aiuti possa assumere contorni meno superficiali e ribadiamo la nostra posizione di contrarietà al nuovo inceneritore di Roma", concludono.