Si è tenuto ieri, 30 marzo, il secondo incontro del Gruppo di Lavoro Biofuels promosso da Assopetroli-Assoenergia per accompagnare le aziende associate nella delicata fase della transizione energetica verso una mobilità a basse emissioni di CO2.
L'incontro, coordinato da Licia Balboni, biofuel development manager dell’associazione, è stata l’occasione per fare il punto sullo sviluppo del comparto BioCNG e BioLNG verso l’ambizioso obiettivo di produzione di 35 Mld di smc/annui al 2030, che, come indicato recentemente dalla Commissione europea, sarà fissato nella RED III.
Molti gli spunti emersi nel corso del webinar, dall’analisi dei nodi normativi, alle eccellenze tecnologiche italiane per la produzione, sino alle criticità che rischiano di frenare l’iniziativa privata.
Piero Mattirolo, Ad di Agroenergia e responsabile rapporti istituzionali di Fiper Consorzio Monviso Agroenergia, ha osservato come “siamo ancora in attesa dell’uscita del decreto biometano ter in consultazione alla Commissione europea, che si spera possa sciogliere i nodi che oggi limitano la diffusione del comparto.
A seguire, un focus su due soluzioni innovative: Delio Belmonte, Ceo di Green Methane, azienda entrata a far parte del gruppo Rosetti Marino nel febbraio 2021, ha presentato la tecnologia GM basata sul processo chimico; Stefano Lillia, Portfolio Manager Green Gas Technologies di Pietro Fiorentini, ha illustrato la tecnologia Mixed Refrigerant che consente l’upgrading e la liquefazione del biometano con anche una riduzione dei consumi elettrici fino al 20%.
Antonio Barani, Ad di Biomet SpA, azienda da tempo attiva nella transizione ecologica, ha delineato le opportunità provenienti dall’essere un soggetto “integrato verticalmente” nella filiera del biolng da FORSU, soffermandosi anche sulle criticità dovute alla burocrazia a livello autorizzativo che rallentano i processi di realizzazione degli impianti.