Logistica1 Dicembre 2022 12:43

Assopetroli-Assoenergia e Assocostieri evidenziano le criticità per gli operatori logistici e distribuzione dei prodotti petroliferi

"Le associazioni Assopetroli-Assoenergia ed Assocostieri sollevano l’attenzione sul contributo di solidarietà straordinario previsto dall’articolo 28 della Legge di Bilancio 2023, mettendo in luce le criticità per gli operatori della logistica e della distribuzione dei prodotti petroliferi, tra i quali vi sono anche numerose PMI. La norma infatti trae origine dall’art.15 del Regolamento (UE) 2022/1854 che, però, individuava un diverso perimetro di applicazione del contributo, includendo esclusivamente le imprese che operano nel settore dell’estrazione, della raffinazione del petrolio e della fabbricazione di prodotti di cokeria". Come emerge dal comunicato stampa congiunto Assopetroli-Assoenergia e Assocostieri.

Infatti, non è una casualità che il Regolamento europeo, a differenza della norma presente in Legge di Bilancio, abbia escluso il settore della distribuzione dei carburanti. Gli operatori della logistica e della distribuzione, infatti, sono collocati nella parte intermedia della catena e sono pertanto dei meri “price taker”, che subiscono le decisioni di prezzo scelte a monte della filiera industriale. Queste imprese, per tale ragione, sono strutturalmente e tecnicamente impossibilitate a generare extraprofitti. La norma in Legge di Bilancio prevede un contributo straordinario del 50% sull’imponibile Ires per l’anno 2022 che eccede di almeno il 10% la media del periodo 2018-2021. È evidente che, rispetto al Regolamento europeo, dove la soglia prevista è del 20%, la riduzione di questa percentuale al 10% finisca per incidere sui risultati “ordinari” conseguiti dalle imprese, sottraendo risorse necessarie per competere e progredire nel processo di transizione energetica. Le aziende italiane della logistica e della distribuzione sono pronte ad impegnarsi e ad investire per traguardare gli obiettivi di decarbonizzazione e per contribuire alla sicurezza energetica del Paese, soprattutto in questo particolare frangente storico. È necessario perciò il contributo solidale di tutti e la strada tracciata dal regolamento UE individua certamente un più equo perimetro di destinatari e criteri idonei ad attingere ai reali “extraprofitti”.

Le Associazioni evidenziano inoltre "come la nuova tassa andrebbe in parte a colpire gli stessi utili già gravati dalla precedente norma sugli extraprofitti, recante profili di dubbia costituzionalità, e che per effetto della indeducibilità ai fini Ires porterebbe a generare una doppia (o tripla) imposizione sugli stessi utili. È da segnalare poi che gli anni considerati per il computo dei maggiori utili comprendono il periodo di fermo dell’economia per la crisi pandemica da Covid-19".

Per questo motivo Assocostieri e Assopetroli-Assoenergia, pur consapevoli della necessità di contribuire collettivamente in un periodo di crisi come quello attuale, "chiedono una tempestiva correzione della norma, in termini di maggior perequazione, andando ad individuare realmente i soggetti che hanno beneficiato di extra profitti".