AGEEI TV3 Aprile 2024 19:32

ASI Circuito Tricolore, Scuro: da motorismo storico grande opportunità per promozione territorio. VIDEOINTERVISTA

"Una grande soddisfazione per la giornata di oggi perché mi sembra che ci sia sempre più consapevolezza di quello che è il valore aggiunto che il motorismo storico può dare alla promozione dei territori e della cultura del nostro magnifico Paese." - è soddisfatto Alberto Scuro, Presidente dell'ASI (Automotoclub Storico Italiano) al termine della presentazione della 4° edizione di ASI Circuito Tricolore, oggi alla Camera - "Quindi sono assolutamente felice che il vicepresidente della Camera, on. Giorgio Mulè, abbia dato la possibilità a noi di presentare questa iniziativa.

Una serie di eventi che sono solamente una bandiera, che rappresentano le migliaia di eventi dinamici che ogni anno vengono fatti in Italia da ASI, ma anche da tantissime altre associazioni. Vorrei dire che dobbiamo pensare tutti insieme, con grande consapevolezza, a un futuro sostenibile. Il futuro sostenibile passa attraverso vari aspetti della sostenibilità.

Uno è anche quello della sostenibilità ambientale e anche da quel punto di vista stiamo cercando sempre di più di mettere a frutto quelle che sono le nostre esperienze, con studi scientifici e con test che verranno fatti anche di lungo percorso, ma anche nelle tappe di circuito tricolore useremo biocombustibili che permettono ovviamente di portare e di interessarci di ecosostenibilità anche nell'ambito del motorismo storico perché noi siamo assolutamente sensibili all'argomento.

Riguardo l'impatto ambientale dei veicoli storici è decisamente modesto, non solo quello proprio delle emissioni (che come abbiamo visto possono chiaramente ridursi drammaticamente anche utilizzando biocombustibili) ma anche perché di fatto vengono veramente usate poco ed hanno un chilometraggio medio all'anno di poco superiore ai 1000 chilometri. Quindi siamo in un sistema realmente protetto. Da questo punto di vista ovviamente anche quelli che sono gli inquinamenti che avvengono attraverso gli stretti pneumatici dei veicoli storici e i sistemi frenanti che non sono certamente messi a dura prova da un uso che è quello del turismo lento a cui essi sono destinati, sicuramente devono poter far porre al legislatore un occhio di attenzione su questo che deve essere un bene da tutelare e non certo deve essere demonizzato per motivi strumentali e non di tipo tecnico. "