Politica2 Maggio 2023 11:45

Ambiente, Mattia (FDI): su dragaggio darsena Fiumicino

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-00905

presentato da

MATTIA Aldo

testo di

Venerdì 28 aprile 2023, seduta n. 94

MATTIA. — Al Ministro dell'ambiente e della sicurezza energetica, al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti. — Per sapere – premesso che:

agli inizi di aprile 2023 è stato effettuato il dragaggio dei detriti sedimentati nel fondale della darsena di Fiumicino, davanti alla base nautica della Guardia costiera. L'operazione è stata compiuta per garantire la sicurezza dell'uscita in mare delle motovedette della Capitaneria di porto;

da fonti di stampa si apprendono notizie puntuali e allarmanti relative ai lavori effettuati;

l'escavo ha causato la dispersione di detriti, misti a fanghi, presumibilmente inquinanti, poiché la darsena è soggetta a fenomeni di risacca dal fiume che causano frequenti episodi di insabbiamento, i quali, dopo l'asportazione, sono stati trasferiti nei pressi dello sbocco del porto generando nelle acque in corrispondenza della calata, secondo quanto riferito dagli armatori della flotta peschereccia, dai proprietari di barche ormeggiate nella darsena, dai diportisti e dai cittadini, una macchia nera fortemente maleodorante;

lo smaltimento così effettuato, oltre a generare irritazione, sdegno e preoccupazione tra la cittadinanza per i rischi ambientali corsi e i possibili danni causati a flora e fauna locali, ha sollevato notevoli dubbi riguardo le operazioni compiute considerando le disposizioni normative vigenti in materia. In particolare sembra non esser stato rispettato il dettato del Codice dell'ambiente, con il quale si dispone che si debba procedere, nell'eventualità in cui si sia innanzi a un potenziale caso di contaminazione, all'analisi dei materiali prelevati nei fondali al fine di escludere la pericolosità degli stessi e, dunque, classificarli come rifiuto urbano e poter eventualmente optare per la loro compatibilità con i comuni riutilizzi portuali come la sistemazione di alvei, sponde, bonifiche idrauliche. Ebbene, nel caso di specie tale momento di verifica non sarebbe stato svolto;

le operazioni sono state eseguite solamente nel lato della darsena di fronte alla base nautica della Guardia costiera, senza effettuare le medesime operazioni anche nelle altre aree limitrofe del canale che, ad oggi, si trovano a fronteggiare un forte innalzamento del fondale con i conseguenti rischi dovuti a possibili e brusche interruzioni di movimento dei natanti;

le fonti giornalistiche non hanno riportato informazioni relative a eventuali controlli dei fanghi dragati dal fondale della darsena e sversati allo sbocco del porto, così come non è stata pubblicata alcuna notizia riguardo eventuali autorizzazioni rilasciate da un'Autorità pubblica per effettuare regolarmente le operazioni dette. Si segnala però il fatto che, in passato, analoghe operazioni di dragaggio nel porto di Fiumicino sono state condotte con modalità diverse rispetto all'attuale, poiché i detriti escavati, potenzialmente contaminati, sono stati convogliati in due casse di colmata appositamente impermeabilizzate per evitare la percolazione di materiale inquinante potenzialmente dannoso nelle acque marine;

analogamente, non si conosce né si comprende la ratio dell'intervento svolto, considerando il fatto che le operazioni di dragaggio non hanno interessato l'intera superficie della darsena, concentrandosi invece sui fondali di un'area portuale specifica, tralasciando così la pulizia degli altri sbocchi portuali. Ciò appare incoerente perché, in tal modo, rimangono irrisolti i problemi di viabilità marina delle unità di pesca e di quelle da diporto, le quali, a causa del mancato dragaggio integrale dell'area, rischiano l'incagliamento –:

quali iniziative, per quanto, di competenza si intenda adottare, anche alla luce di quale autorità abbia autorizzato le anomale operazioni di dragaggio descritte in premessa, affinché si proceda ad un controllo sulla correttezza formale e sostanziale delle stesse.
(4-00905)