News15 Febbraio 2024 16:52

Ambiente, interrogazione Fontana (M5S Camera): su Testo unico ambientale

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-02005

presentato da

FONTANA Ilaria

testo di

Mercoledì 14 febbraio 2024, seduta n. 244

ILARIA FONTANA, SERGIO COSTA, L'ABBATE, MORFINO e SANTILLO. — Al Ministro dell'ambiente e della sicurezza energetica. — Per sapere – premesso che:

il 7 novembre 2023 i Ministri dell'ambiente e della sicurezza energetica e per le riforme istituzionali e la semplificazione normativa hanno emanato un decreto interministeriale recante la costituzione di una commissione per l'elaborazione di uno schema di legge delega per il riassetto e la codificazione delle normative vigenti in materia ambientale nonché dei provvedimenti attuativi della legge delega;

la commissione, in sostanza, è chiamata a riscrivere il decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, recante «Norme in materia ambientale», meglio noto come «Testo unico ambientale», con il quale si è tentato di codificare in modo organico il quadro normativo in materia di tutela ambientale;

il presidente della commissione potrà altresì avvalersi dell'audizione di «istituzioni, stakeholder e associazioni di categoria e degli Enti e Società in house e/o vigilate dal MASE»;

non solo né la commissione né il panel degli esperti prevedono la partecipazione delle associazioni ambientaliste, ma non vengono neppure prese in considerazione come soggetti da audire, con buona pace del ruolo ad esse riconosciuto dalla legge n. 349 del 1986, istitutiva del Ministero dell'ambiente;

in una precedente interrogazione del 14 novembre 2023, alla quale il Governo non ha ancora risposto, si è espressa preoccupazione in merito al combinato disposto degli articoli 1 e 8 del provvedimento che – affidando alla commissione sia la scrittura dello schema di legge delega, sia i decreti attuativi ed indicandone tempi strettissimi – sancisce la totale «esternalizzazione» di funzioni di competenza dei poteri esecutivo e legislativo dello Stato;

ad aggravare quanto già sottolineato si fa presente che, ad oggi, non si hanno notizie del testo dello schema di legge delega, che – ai sensi del comma 1 dell'articolo 8 del citato decreto interministeriale – avrebbe dovuto essere predisposto entro e non oltre il 31 gennaio 2024;

ciò comporta un'evidente ulteriore compressione dei tempi per l'elaborazione dei decreti legislativi attuativi, rafforzando il dubbio che si dia per scontata la marginalizzazione del ruolo del Parlamento;

in particolare si evidenzia la necessità di: prevedere adeguate forme di trasparenza e pubblicità dei lavori della commissione; integrare la composizione della commissione stessa con esponenti delle associazioni ambientaliste nonché rivedere la tempistica dell'iter della legge delega e dei decreti attuativi –:

se, alla luce delle criticità sopra esposte, il Governo ritenga opportuno varare immediatamente un decreto correttivo al fine di effettuare le necessarie modifiche evidenziate in premessa, anche al fine di salvaguardare, per quanto di competenza, la funzione legislativa attribuita al Parlamento dall'articolo 70 della Costituzione.
(5-02005)