Politica16 Novembre 2023 12:57

Ambiente, Cosa ha detto il ministro Pichetto Fratin in Commissione Ecomafie

Deposito nucleare, smaltimento dei rifiuti, materie prime critiche, Codice ambientale e bonifiche. Questa mattina il ministro dell’Ambiente Gilberto Pichetto Fratin ha proseguito l'audizione in commissione d'inchiesta Ecomafie iniziata martedì per rispondere a una serie di domande presentate da deputati e senatori. E le risposte sono state l’occasione per fare il punto su una serie di tematiche riguardanti lo smaltimento e il riciclo. Ma non solo.

Il ministro è infatti tornato nuovamente sul tema delle autocandidature per il deposito di scorie nucleari: "In questo momento non c'è una scelta di un'area rispetto a un'altra, si tratta di aprire a valutazioni più complessive, considerato, ma in modo molto 'piatto', che negli attuali siti individuati con la procedura della Cnai c'è una forte opposizione da parte delle località individuate. È chiaro che dobbiamo arrivare a una soluzione, e l'apertura deve andare a verificare o ri-verificare, se vi siano altre soluzioni”.

Infatti, ha chiarito il ministro “ci sono tutta una serie di aree che erano escluse, ad esempio, tutte le aree militari, per ragioni di ordine politico, ma nel frattempo alcune di queste aree sono state dismesse e potrebbero essere utilizzate. È chiaro che per le aree militari, la responsabilità è del ministero della Difesa, che potrà dire 'abbiamo aree' o 'non abbiamo aree', oppure da parte di uno, due, dieci, degli 8mila comuni italiani nel dare la propria disponibilità", ha aggiunto il ministro ricordando che comunque ci sarà un processo di valutazione tramite Vas e condizioni “di idoneità rispetto a tutta una serie di parametri, che, in questo caso, non sono solo nazionali ma dell'Agenzia atomica internazionale”, ha ammesso il ministro rammentando l’urgenza di trovare una soluzione a una tipologia di rifiuti, soprattutto ospedalieri, che aumentano in quantità di settimana in settimana.

Il ministro si è poi soffermato sulle materie prime critiche e più iin generale sul concetto di economia circolare: “Dobbiamo assolutamente crearci una condizione per avere, a livello europeo, e naturalmente a livello nazionale, un percorso per litio, cobalto, germanio, neon. È chiaro che su tutto questo l'Ue vuole stabilire dei target, che noi riteniamo debbano essere a livello europeo e non nazionale anche perché ci sono paesi che hanno maggiori disponibilità di un materiale rispetto a un altro”, ha detto Pichetto.

Mentre sulle bonifiche ha rammentato che ad oggi “abbiamo 74 siti finanziati con accordi programmati anche con le regioni” con il Pnrr che stanzia 500 mln per i siti orfani.

Per quanto riguarda la riforma del Codice dell’ambiente il ministro non ha nascosto che “ci sono state polemiche ma fa parte del dibattito politico e non voglio strumentalizzare”. La commissione interministeriale che è stata costituita “ha una valenza tecnico-giuridica su un sistema di norme attualmente fatta da centinaia se non migliaia di commi sparsi ovunque” a volte “contrastanti a scapito dei cittadini, paese, della corretta organizzazione ma anche della giustizia”.

Un passaggio il ministro l'ha dedicato anche alla discarica romana di Malagrotta dove si prevede "la consegna dei lavori all'aggiudicatario della procedura di gara nel gennaio-febbraio 2024, quindi fra 3 mesi". Mentre la realizzazione dell'intervento "dovrebbe avvenire nei successivi 30 mesi, quindi prevista per fine 2026".

Infine i pannelli solari e il problema dello smaltimento: “Siamo in ritardo di decenni, e quindi è chiaro che dobbiamo trovare un meccanismo di raccolta opportuna e adeguati”. Il ministro ha promesso che si interverrà sull’attuale sistema di quote di versamento per lo smaltimento che passa per Consorzi e Gse per realizzare un “meccanismo più snello” e che nel lungo termine, per tutti i rifiuti italiani in generale “l'obiettivo è quello dell'autosufficienza impiantistica Regione per Regione", ha concluso Pichetto.